Terra dei Fuochi, maxidiscarica inquina falda acquifera a Maddaloni
Ennesimo disastro ambientale nella Terra dei Fuochi, la zona al confine tra la provincia di Caserta e Napoli. Oltre 200mila tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi sono stati sversati nel corso degli anni in località Masseria Monti a Maddaloni in provincia di Caserta raggiungendo anche la falda acquifera con un danno incalcolabile . Lo ha accertato la Procura di Santa Maria Capua Vetere dopo gli esami effettuati dai consulenti e dai tecnici incaricati di verificare l'inquinamento della zona soprattutto nelle aree delle cave dismesse. Su una superficie di circa 12.500 metri quadrati gli inquirenti hanno accertato lo sversamento abusivo di migliaia di tonnellate di rifiuti ipotizzando in particolare il coinvolgimento della camorra nello smaltimento di materiale altamente tossico e pericoloso tra cui numerosi rifiuti ospedalieri. "Considerata la presenza nell'area di masserie abitate e di un'intensa attività agricola, in teoria può già ipotizzarsi sulla base di questo primo accertamento tecnico il reato di disastro ambientale" ha spiegato il procuratore aggiunto di Santa Maria Capua Vetere Raffaella Capasso.
Emissioni di gas prodotte dai rifiuti sversati – Come spiegano sempre dalla procura sammaritana, nella stessa area "è stata registrata, inoltre, la presenza di continue emissioni in atmosfera di gas provenienti da reazioni chimiche sotterranee che comportano un rilascio di fenoli e benzene, come dimostrato anche da precedenti analisi dell'Arpac". In una nota la Procura spiega che le indagini si sono avvalse anche di dati estratti da procedimenti penali archiviati nel corso del tempo e di dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Le indagini nell'area comunque proseguono e nei prossimi giorni i consulenti della Procura effettueranno nuovi sopralluoghi e in particolare saranno fatti dei rilievi anche in un'ex cava del comune di Valle di Maddaloni, usata attualmente come mercatino.