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Terra dei fuochi: l’UE avvia una inchiesta sulle falde contaminate

L’indagine sui pozzi nei campi coltivati di Acerra e sulle discariche abusive nei terreni della area nel napoletano.
A cura di B. C.
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"Sono lieta di annunciarle che la commissione per le petizioni ha trovato rilevanti le sue denunce e che ha quindi chiesto alla commissione europea di aprire un'indagine sui pozzi nei campi coltivati di Acerra e sulle discariche abusive nei terreni". E' quanto si legge nel comunicato inviato da Erminia Mazzoni, presidente della commissione petizioni del parlamento europeo, ad Alessandro Cannavacciuolo, leader ambientalista di Acerra. Trova quindi risposta l'appello della europarlamentare di Ncd che oggi aveva presentato alla Commissione Ue un'interrogazione urgente sul tema assai caldo in Campania della Terra dei Fuochi per capire se l'area è "tra i siti indicati come prioritari dalla Commissione Ue e se sia stato elaborato un piano di interventi per distinguere tra attività di bonifica e di messa in sicurezza con la individuazione delle tecnologie da usare",  così da "eliminare alibi o incertezze che possano frenare la decisione nazionale".

L'UE si è concentrata sulla denuncia presentata  da 80 ecologisti in cui si sostiene, come riporta il Mattino, che il divieto comunale di utilizzo dei pozzi contaminati dell'agroacerrano, risalente al 2005, è stato sistematicamente violato dagli agricoltori, che continuano a utilizzare la falda compromessa per coltivare i campi. Gli ambientalisti hanno fatto anche notare l'attività derivante dall'inchiesta Carosello Ultimo Atto, che ha portato alla condanna in primo grado di imprenditori dello smaltimento dei rifiuti, camorristi ed esponenti delle forze dell'ordine.

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