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Emergenza Campania, arriva l’Esercito per la Terra dei Fuochi. Ma serve o no?

Dalle calamità naturali alle due croniche emergenze: rifiuti e camorra, i militari dell’Esercito vengono periodicamente spediti in Campania per mettere una pezza a drammi irrisolti. Ma servono davvero? La spesa vale l’impresa?
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I cittadini della Campania hanno  visto spesso i militari dell'Esercito a casa. Durante le calamità naturali, alluvioni, frane, terremoti, ma non solo. Gli uomini in grigioverde sono stati spediti qui negli ultimi anni per due questioni in particolare: l'emergenza criminalità e l'emergenza rifiuti. Nel primo caso l'Esercito è stato utilizzato per liberare risorse in carabinieri, polizia. Presidio di luoghi sensibili, posti di blocco: compiti affidati ai poliziotti e ai carabinieri che invece, liberati in parte da questi servizi, si sarebbero potuti dedicare ad attività di indagine, alla cattura  dei latitanti e così via. Alla fine dei conti il sistema ha funzionato? È fuor di dubbio che i risultati ottenuti dalle forze dell'ordine nella prima faida di Scampia o nella lotta ai Casalesi siano stati rilevanti. Chi accusa il governo di «militarizzare il territorio» si chiede: è stato determinante mandare i militari qui? Quanto è costato? Il rapporto costi/benefici è negativo o positivo?

Sui rifiuti la situazione è ancora più intricata. I militari dell'Esercito negli anni dell'allarme più nero sono stati messi a guidare le ruspe e i camion che hanno rimosso la spazzatura, sono stati messi a presidiare il termovalorizzatore di Acerra e le nuove discariche, siti bersaglio di manifestazioni dei comitati territoriali per l'ambiente. Ad un certo punto il commissariato rifiuti è diventato grigioverde a tutti gli effetti: quando si presentava Silvio Berlusconi nelle sue conferenze stampa sull'emergenza in Campania incontrava i giornalisti proprio al distretto militare di piazza Plebiscito. Si sa che all'interno dell'Esercito alcuni "pezzi da novanta" hanno mugugnato su quest'utilizzo dei loro uomini. "Ma come, ci mettiamo a raccogliere la monnezza dalle strade?". E intanto viene da chiedersi: se l'Esercito non fosse stato utilizzato, saremmo riusciti a rimuovere quelle tonnellate di spazzatura sversate in mezzo alle strade, nelle piazze, davanti agli svincoli autostradali? Ora, anche col decreto sulla Terra dei fuochi che prevede l'intervento, l'ennesimo, dell'Esercito italiano, a tutela dei territori martoriati da incendi tossici sversamenti abusivi, la preoccupazione è sempre la stessa: si militarizzerà il territorio? Cosa potranno realmente fare i militari, una volta qui? La spesa vale l'impresa?

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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