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Opinioni

Terra dei fuochi, ecco la querela del Comune di Napoli a L’Espresso

Ecco i motivi per i quali la giunta De Magistris accusa di diffamazione i giornalisti del settimanale, autori di una inchiesta sull’acqua a Napoli. A votare sì alla delibera anche il vicesindaco Tommaso Sodano che sull’emergenza rifiuti aveva scritto un libro chiamato “La Peste”. L’azienda idrica napoletana, intanto, diffonde una nota che spiega perché le considerazioni de L’Espresso sono sbagliate.
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Il Comune di Napoli ha dato seguito alla promessa del sindaco Luigi de Magistris, querelando i giornalisti del settimanale L'Espresso autori dell'inchiesta titolata "Bevi Napoli e poi muori" incentrata sulle analisi effettuate dai militari Usa sul suolo e sulle acque in Campania fin dal 2008. Alla delibera di giunta che autorizza l'Avvocatura comunale a procedere nella causa penale per diffamazione, riservandosi azione penale civile (il sindaco di Napoli ha paventato la fantasmagorica richiesta di risarcimento di un miliardo di euro) hanno risposto si tutti gli assessori presenti – erano 6 su su 11 più il primo cittadino – compreso quel Tommaso Sodano, vicesindaco di Napoli e autore del libro "La Peste" sull'emergenza rifiuti campana. Un tomo che pure all'epoca lanciava l'allarme sulla contaminazione di terre e falde, avvelenate dallo sversamento di reflui tossici.

Il passo "incriminato" è questo: "…la diagnosi più angosciosa riguarda l'acqua e certifica quanto sia profondo il male nelle falde…Esce acqua pericolosa dal 57% dei rubinetti esaminati nel centro di Napoli e dal 16% a Bagnoli". "Rilevato che tali propalazioni, di cui consta la assoluta infondatezza – si legge ancora nella delibera – sono state inserite all'interno di una più ampia cronaca relativa ai rischi per la salute collettiva, derivanti dall'inquinamento da rifiuti tossici nell'ambito della c.d. "terra dei fuochi", così ingenerando nel lettore il convincimento che si sia in presenza di un unico e pernicioso fenomeno….si autorizza il sindaco, quale legale rappresentante dell'Amministrazione a proporre querela per diffamazione eccetera". L'atto è firmato dall'assessore all'Avvocatura Franco Moxedano. (Qui in allegato la delibera del Comune di Napoli che autorizza la querela per diffamazione al giornale l'Espresso in formato PDF)

La delibera che autorizza il sindaco a querelare L'Espresso
La delibera che autorizza il sindaco a querelare L'Espresso

Intanto l'Azienda risorse idriche, l'ex Arin ora ABC in una nota ha spiegato quali sono , secondo i tecnici che ogni giorno per conto dell'Amministrazione analizzano l'acqua cittadina, le criticità dell'analisi dell'Espresso rispetto al dossier degli americani.
Ecco la nota dell'azienda idrica:

Il riferimento di cui parlano (all'Espresso ndr) è MCL (Materials- & Component Analysis ndr) dell’EPA (la US Environmental Protection Agency) cioè la legislazione americana diversa dalla legislazione italiana (Dlgs 31/0) che deriva da quella europea.
Se guarda nel dettaglio il sommario di cui a pagina 179 e 180 si rileva che per le zone 1 2 e 3 che impattano sulla città di napoli (zona 1 e 3 marginalmente mentre la 2 totalmente):
– Per i trialometani non ci sono valori superiori al limite
– Per il PCE (percloroetilene) non ci sono valori superiori ai limiti in aree 1-2-3
– Per diossine e furani non ci sono valori superiori ai limiti in aree 1-2-3
– Per arsenico ci sono valori superiori ai limiti in area 1 ma i punti (come da pagg. 187-189-381) non ricadono nella città di Mapoli
– Per piombo ci sono superamenti nelle zone 1-2-3 ma i punti (come da pagina 187-189-191-381 zona 1 e 220-359 area 3) non sono a napoli mentre per la zona 2 (pag. 204-208 e 355) sono a napoli e come le dicevo il piombo deriva dalle condutture del palazzo peraltro verificato anche dalle analisi che gli stessi americani hanno effettuato sulle fonti di cui a pagin. 444 dove non ci sono superamenti
– Per rame non ci sono superamenti nelle zone 1-2-3
– Per il nichel c’è un superamento in area 2 nello stesso punto dove c’era il superamento del valore di piombo evidentemente è un prelievo non rappresentativo (2000 è il valore rilevato!! Impossibile!) e infatti anche del nichel nelle fonti non è presente pag. 445
– Per i nitrati non c’è superamento in zona 1 2 e 3
– Per uranio non c’è superamento in nessuna parte del limite di legge
– Per i coliformi fecali e totali c’è un superamento in area 2 pag 204 e 355 e se vede il campione è stato fatto 2 volte sullo stesso punto e una volta ha dato valori negativi e la seconda volta sono risultati assenti.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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