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Termoli, angoscia per Vicky: è scomparsa dopo una violenta lite con il compagno

Alcuni giorni prima di sparire era stata soccorsa in ospedale perché qualcuno l’aveva picchiata, ma non aveva voluto denunciare l’aggressore. Victorine Bucci, per tutti Vicky, è scomparsa da Termoli lo scorso 18 dicembre con la sua Panda rossa. Agli amici aveva dato il numero della nuova sim che aveva acquistato per pochi amici e contatti fidati. La scheda, purtroppo, è stata ritrovata all’interno del telefonino abbandonato sul molo. Si ipotizza che sia stato qualcun altro ad abbandonarlo in quel luogo.
A cura di Angela Marino
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Vicky Bucci
Vicky Bucci

Da settimane non dà alcuna notizia. Victorine Bucci, 42 anni di Larino è scomparsa notte tra il 17 e il 18 dicembre a Termoli (Campobasso) dopo una violenta lite con il compagno. Con lei è sparita anche la sua Fiat ‘Panda' rossa targata EM981ZK. Chi le stava accanto ha raccontato agli inquirenti che Victorine, ‘Vicky‘ aveva da poco acquistato per il suo cellulare una nuova scheda Sim che aveva dato ad amici e contatti fidati. Qualcuno la molestava? Vicky aveva paura? Sono queste le domande che da due settimane tormentano le notti di quanto le vogliono bene.

Victorine, sempre stando a quanto raccontano le persone a lei vicine, stava da tempo considerando d'interrompere la relazione con il compagno. Lo scorso 8 dicembre, infatti, la 42enne era stata soccorsa all'ospedale San Timoteo di Termoli per un occhio nero e diversi ematomi in volto. Come spesso accade alle vittime di violenza, Vicky aveva deciso di non denunciare il suo aggressore. Ad accompagnarla in ospedale era stata proprio la madre, alla quale Vicky si era rivolta dopo essere stata picchiata.

Altro particolare che rende inquietante la sparizione di Victorine, è il ritrovamento del telefonino della donna sul molo, da parte di un passante, lo scorso 18 dicembre. Nel cellulare era inserita la nuova scheda Sim di cui Vicky si era munita per estromettere dalla sua vita le persone non gradite. Se la quarantaduenne aveva adottato questa misura per la sua tranquillità e la sua sicurezza, perché avrebbe dovuto abbandonare il proprio telefono con la nuova sim? La risposta a questa domanda potrebbe essere la chiave del caso. Verosimilmente, potrebbe non essere stata Victorine a lasciare al molo il telefonino, ma qualcun altro, nel tentativo di simulare un suicidio.

Le ricerche sono partite l'indomani della scomparsa e sono partite dall'ultima traccia di Vicky, quel telefonino lasciato al porto.  I sommozzatori arrivati da Napoli e Teramo hanno battuto i fondali, ma senza trovare alcuna traccia.  I suoi amici sono certi che se Vicky si fosse allontanata volontariamente, anche senza il suo telefonino, avrebbe trovato un modo per rassicurare sua madre che stava bene. La donna, invece, è in pena da settimane. Nessuna notizia neanche dalla mail ‘segreta' che Victorine aveva creato allo stesso scopo.

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