Termina il viaggio di Papa Francesco in Sudamerica: “Vi porterò nel cuore”
È terminato il viaggio di Papa Francesco in Sudamerica. Dopo i numerosi bagni di folla tra Ecuador, Bolivia e Paraguay, Bergoglio è partito per Roma, dove arriverà alle 13.45 di oggi. Circa un milione di persone hanno partecipato all’ultima grande messa celebrata da Bergoglio nella base militare di Nu Guasu, nei pressi dell'aeroporto internazionale “Silvio Pettirossi” di Asuncion, da dove il Pontefice è poi ripartito alle 19 di ieri. La pioggia caduta sulla zona ha trasformato l'intera area dedicata all'incontro con il Papa in un'immensa distesa di fango, dove camminando si affondava per diversi centimetri, tanto che il previsto giro di Bergoglio in jeep per salutare i fedeli non si è potuto fare. Nel corso della sua omelia Papa Francesco ha dedicato un intero capoverso alla pioggia come benedizione del Signore: “La pioggia – ha detto Bergoglio – è segno della sua presenza nella terra lavorata dalle nostre mani. Una comunione che dà sempre frutto, dà sempre vita. Questa fiducia scaturisce dalla fede, sapere che possiamo contare sulla sua grazia, che sempre trasformerà e irrigherà la nostra terra”. Papa Francesco ha poi assicurato che “il Signore ci darà la pioggia e la nostra terra darà il suo frutto”.
“La missione della Chiesa è dare ospitalità” – La missione della Chiesa, così il Papa nel suo intervento, è quella di “tenere le porte aperte, soprattutto le porte del cuore”, e di dare ospitalità all'affamato, all'assetato, ma anche allo straniero, il nudo, il malato, il prigioniero, il lebbroso, e il paralitico, “con chi non la pensa come noi, con chi non ha fede o l'ha perduta, talvolta per colpa nostra”, e “con il peccatore, perché ognuno di noi lo è”. “So bene quanto volete bene al Papa in Paraguay. Anch'io vi porto nel mio cuore e pregherò per voi e il vostro Paese”, ha concluso il Pontefice salutando i fedeli. Prima di lasciare il Paraguay, Francesco è andato a cena con i vescovi e ha incontrato i giovani in Costanera. “Chiediamo insieme ora la benedizione della libertà, la liberta è un dono che ci fa Dio, è necessario avere il cuore libero, perché sappiamo tutti che nel mondo ci sono molte piaghe che affliggono il nostro cuore e ci impediscono di tenerlo libero. Lo sfruttamento, la mancanza di mezzi di sopravvivenza, la dipendenza dalla droghe, la tristezza, tutte queste cose ci privano della libertà. Vi chiedo di tenere il cuore libero, che possa dire e fare ciò che sente e ciò che pensa”, ha detto il Papa ai giovani.