Terme di Saturnia a rischio: presto potrebbero non essere più gratuite e libere
Le Cascate del Mulino di Saturnia, in provincia di Grosseto, sono uno dei luoghi più suggestivi ed affascinanti della Maremma. Alla bellezza paesaggistica delle piscine di roccia calcarea, si uniscono le proprietà benefiche delle sue acque termali. L’area in cui si trova il rinomato sito paesaggistico appartiene alla società Terme di Saturnia che l’ha concessa in comodato d’uso al comune di Manciano nel 2015. Il contratto scade tra circa due anni ma sulla gestione delle famose cascatelle si è già scatenata la bufera politica. Secondo il Partito democratico di Grosseto e la minoranza in comune, l’amministrazione del sindaco Mirco Morini non sembra intenzionata a garantire il rinnovo del contratto. La gestione di questo piccolo gioiello amato dai turisti di tutto il mondo potrebbe quindi diventare privata.
I benefici delle acque termali di Saturnia
Le cascate generate dal torrente Gorello (‘Cascate del Gorello’ è uno degli altri nomi con cui si conoscono, ndr) hanno formato con il tempo le famose piscine dove è possibile immergersi e godere degli effetti benefici delle acque solfuree termali. L’acqua, infatti, sgorga da una sorgente naturale ad una temperatura costante tutto l’anno di 37,5°C. Le straordinarie proprietà curative sono determinate dalla presenza di idrogeno solforato, minerali, anidride carbonica e di un particolare elemento naturale, il Plancton Termale. Un vero e proprio toccasana per la pelle, per l’apparato digestivo, circolatorio e motorio. Non stupisce quindi che le Cascate di Saturnia richiamino ogni anno migliaia di visitatori. Le cascate sono sempre aperte, anche in inverno e l’ingresso è gratuito.
La battaglia per la gestione pubblica delle Cascate del Mulino
Per il Partito democratico di Grosseto, la fruizione dell’area deve assolutamente essere pubblica. Per garantire questo obiettivo – dicono i democratici – è necessario che il sindaco di Manciano rinnovi il comodato d’uso a titolo gratuito con la società Terme di Saturnia, l’attuale proprietario dell'area dove si trovano le cascate. Stipulato dalla precedente amministrazione di centrosinistra, il contratto è in scadenza e dal 2020 le Cascate del Mulino di Saturnia potrebbe tornare in mani private. “Le cascate sono un motore di sviluppo importantissimo per il nostro territorio – sostiene il Pd – e non dobbiamo correre il rischio di perderlo, come potrebbe succedere se venisse a mancare la sua fruizione pubblica”. “Tutte le amministrazioni che si sono succedute negli anni – attacca Giulio Detti di Tradizione e futuro, la minoranza in consiglio comunale – hanno cercato di lavorare per migliorare la gestione del sito con il comune obiettivo di assicurare una gestione pubblica dell’area riconoscendo nelle Cascate del Mulino un bene della collettività”.
“Questa amministrazione, in carica solo dal 2017, ha trovato uno stato di degrado complessivo del territorio, e in particolare, delle Cascate del Gorello”, si difende il sindaco di Manciano. “Un luogo unico al mondo, da fruire tutto l’anno con rispetto, è stato abbandonato dalla precedente giunta ed è ben strano che oggi si preoccupi della gestione futura”. “Per quanto concerne l’eventuale rinnovo della convenzione è opportuno sottolineare che non essendo l’area di proprietà comunale, tale accordo verrà definito bilateralmente tra amministrazione e società Terme di Saturnia, al momento opportuno, nell'interesse globale del territorio mancianese”, è la posizione di Morini. “Tutto quello che possiamo dire sulla gestione delle Cascate del Gorello – chiarisce la maggioranza – è che abbiamo in serbo un progetto all'avanguardia, innovativo e di alto livello su cui stiamo lavorando”. Infine, un gruppo di cittadini ha lanciato la pagina Facebook “Sos Cascate del Mulino di Saturnia” in cui propone un sondaggio per capire quali siano le opinioni dei mancianesi in merito alla gestione delle cascatelle.
Un paesaggio delicato minacciato dal turismo ‘mordi e fuggi’
Le cascatelle sono state gravemente danneggiate dall'alluvione che ha colpito la Maremma nel 2014. Grazie ad un intervento finanziato dal comune – per un totale di oltre 60.000 euro – le Cascate del Mulino sono state restaurate.
Oltre ai fenomeni atmosferici, però, a minacciare il sito paesaggistico sono i tanti turisti che ogni anno arrivano a visitare le cascatelle senza il dovuto rispetto per il territorio. Per questo è già stato previsto un piano operativo che, tra le altre cose, prevede l’installazione di telecamere di sorveglianza nella strada di accesso. Con l’obiettivo di evitare che le Cascate del Gorello diventino un luogo di campeggio selvaggio e privo di sicurezza, il sindaco di Manciano ha emanato un’ordinanza anti bivacco e la scorsa estate i carabinieri sono intervenuti sequestrando cinquanta tende e multando i proprietari. “Questo tipo di turismo – ha affermato Morini – è quello che l’attuale amministrazione sta combattendo poiché deleterio e non porta alcun beneficio al territorio e alle strutture ricettive”. Per chi difende la gestione comunale, invece, “tutte queste azioni sarebbero preliminari ad una privatizzazione o comunque ad una gestione pubblico/privata, facendo leva sulle croniche inefficienze del pubblico”.
Terme di Saturnia: un complesso turistico costato 40 milioni di euro
L’attuale proprietario dell’area dove sorgono le Cascate del Mulino è la società Terme di Saturnia. Dopo quasi trent'anni in mano alla famiglia Manuli di Milano, nel 2017 l’azienda è stata acquistata per 40 milioni di euro dal gruppo immobiliare Feidos assieme al fondo americano York Capital. Oggi il complesso turistico comprende settanta ettari di terreno e un resort di lusso che dà lavoro a quasi 180 persone. L’imprenditore abruzzese Massimo Caputi è il presidente e socio di riferimento di Feidos. Intervistato da Il Tirreno, Caputi non ha voluto sbilanciarsi per quanto riguarda il futuro delle cascatelle; ciò nonostante non ha risparmiato critiche verso la precedente amministrazione di Manciano: “In cinque anni nulla è stato fatto per rispettare la bellezza di questo luogo”. “Il Comune gestisce da anni le Cascate – ha sottolineato il manager – che sono diventate il contrario di quello che dovevano essere: oggi sono un punto di degrado, malgrado le foto truccate che si vedono sui social”. “Le Cascate del Gorello sono e devono restare un bene pubblico nel senso più vero della parola: vuol dire che tutti devono poterne fruire, ma non vuol dire che sono di nessuno, cioè che tutti possono inquinare e non rispettare. Devono portare ricchezza vera al territorio. Tra un anno inizieremo a parlarne”, ha concluso Caputi.
Aggiornamento: Dopo l’uscita di questo articolo, il Comune di Manciano ha fatto sapere di aver approvato il 29 novembre la variazione al bilancio di previsione 2018-2020. “Tra gli impegni dell’amministrazione comunale – si legge in una nota inviata a Fanpage.it – c’è un importante progetto che interessa l’area del Gorello la cui gestione resterà sempre pubblica. L’acquisto del terreno adiacente le cascate del Gorello sarà adibito a parcheggio per autovetture e pullman, da cui partirà un percorso pedonale che arriverà fino a Saturnia”.