video suggerito
video suggerito

Terapista sodomizzava i clienti. Ricercato, è a Santo Domingo

Il porno-massaggiatore sodomizzava i clienti, mettendo in atto varie forme di perversione. L’uomo è scappato a Santo Domingo, approfittando della scadenza della custodia cautelare.
A cura di Daniela Caruso
89 CONDIVISIONI
massaggio-schiena-donna-massaggiatore-massaggi-relax

Una decina di persone sono state clienti de finto medico R.B, il quale avviava con i propri pazienti un percorso terapeutico che di curativo aveva ben poco. L'uomo esercitava la sua professione sul lettino del suo studio, situato a Colle Santa Lucia, nel Bellunese. Il falso medico si spacciava per dottore, ma in realtà era un porno massaggiatore. L'imputato, però, ha approfittato della scadenza dei termini di custodia cautelare per scappare a Santo Domingo. Un paziente racconta che si era fidato totalmente del finto medico. In merito, ha raccontato quanto segue: "Andavo da lui perché tutti ne parlavano bene e quando mi propose la sua famigerata manovra non avevo avuto dubbi". Ad avvalorare le testimonianze dei pazienti, decine di foto scattate durante le sedute "terapeutiche".

Il porno-massaggiatore sodomizzava i clienti, mettendo in atto varie forme di perversione: l'uomo narcotizzava i clienti, soprattutto quelli fisicamente prestanti. Le immagini sono state mostrate in aula dal pubblico ministero che si sta occupando del caso, Raffaella Zappatini. La "manovra" che utilizzava l'impostore si basava su "manipolazione interna". I clienti, come loro stessi hanno raccontato, venivano sedati e si risvegliavano, accusando forti dolori. Un paziente, infatti, ha detto di averlo visto a gambe nude, coperto solo dal camice bianco.

Il finto medico è accusato di violenza sessuale: sul falso massaggiatore, inoltre, pendono altre accuse, tra le quali spuntano l'esercizio abusivo della professione medica, spaccio di sostanze, truffa ed evasione fiscale. R.B è stato scoperto, per caso, nel 2007, quando un giovane atleta iniziò a gridare, vedendo il medico chino su di lui. Nella stanza entrarono i parenti che chiamarono i carabinieri.

89 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views