Terapie intensive, incidenza e Rt: i dati del monitoraggio Iss Regione per Regione
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Continua a peggiorare il quadro epidemiologico Covid-19: secondo l'ultimo monitoraggio condotto dall'Istituto Superiore della Sanità infatti salgono ancora l'indice di trasmissibilità Rt e l'incidenza dei contagi: il primo si attesta a 1,43 dal valore di 1,18 di una settimana fa, mentre la seconda – riferita a ieri, 6 gennaio – è pari a 1669 casi su 100mila abitanti raddoppiando rispetto al valore di 783 della scorsa settimana. Secondo l'ISS "per la prima volta si osservano segnali plurimi di allerta a livello regionale nelle attività di sorveglianza e indagine dei contatti che porta in numerose regioni il non raggiungimento della qualità minima dei dati sufficiente alla valutazione del rischio e la conseguente classificazione a rischio non valutabile che equivale a rischio alto. La maggior parte del Paese si colloca a Rischio Alto o a Rischio Moderato con alta probabilità di progressione a rischio Alto: 10 Regioni italiane sono classificate a rischio Alto (o equiparate a rischio Alto) di una epidemia non controllata e non gestibile e 6 Regioni/PA si collocano a rischio Moderato con alta probabilità di progressione a rischio Alto, nel caso fosse mantenuta l’attuale trasmissibilità".
Come cresce l'incidenza dei casi Covid, regione per regione
Peggiora nettamente l'incidenza dei contagi in tutto il paese, segno che la circolazione del coronavirus – spinta dalla variante Omicron – è a livelli estremamente elevati. In sette regioni, in particolar modo, questo indicatore supera i 2mila casi ogni 100mila abitanti: si tratta di Abruzzo (2108,5), Emilia Romagna (2153), Lombardia (2578,1), Provincia Autonoma di Trento (2051,2), Toscana (2680), Umbria (2235,6) e Valle D'Aosta (2255,9). Il valore più basso è quello della Sardegna, con 436,5, comunque quasi dieci volte più alto rispetto alla soglia massima fissata in 50 casi oltre 100mila abitanti. Oltre, secondo le autorità sanitarie, è impossibile effettuare un efficace tracciamento dei casi.
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Terapie intensive e area medica regione per regione
Con l'aumento dei contagi su tutto il territorio nazionale cresce anche la pressione sugli ospedali: il tasso di occupazione medio dei reparti di area medica è del 21,6%, mentre di quelli di terapia intensiva del 15,4%. Per quanto riguarda quest'ultimo indicatore il valore più alto si registra nelle Marche con il 23,9%; il più basso, invece, in Basilicata con il 3,2%.
Qual è l'indice Rt regione per regione
Solo Abruzzo, provincia autonoma di Bolzano e Calabria hanno un incide Rt pari o inferiore alla soglia di 1. Ecco il valore, regione per regione.
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Abruzzo: 1
Basilicata: 1,81
Calabria: 0,93
Campania: 1,61
Emilia-Romagna: 1,38
Friuli Venezia Giulia: 1,04
Lazio: 1,06
Liguria: 1,09
Lombardia: 1,88
Marche: 1,17
Molise: 1,46
Piemonte: 1,44
Bolzano: 0,73
Trento: 1,25
Puglia: 1,4
Sardegna: 1,27
Sicilia: 1,24
Toscana: 1,65
Umbria: 1,91
Valle d'Aosta: 1,35
Veneto: 1,1