Teramo, ricoverato per infarto, Giuseppe muore di Covid: nel suo reparto era scoppiato un focolaio
Lutto a Giulianova per la morte di Giuseppe Pelusi, ucciso dal Coronavirus a 70 anni. L'uomo è uno dei casi di contagi che si sono verificati all'interno dell'ospedale Mazzini di Teramo dove qualche settimana fa era stato ricoverato in seguito ad un infarto e dove era scoppiato subito dopo un focolaio Covid-19. Alla fine dello scorso febbraio furono infatti trovati positivi alcuni degenti nei reparti di Medicina e Cardiologia, per un totale di più di 30 pazienti, come comunicò la stessa Asl. Successivamente tutti i malati del Mazzini vennero sottoposti a tampone e fu accertato un caso di positività nel reparto di Ortopedia in un degente trasferito giorni prima dalla Cardiologia. In tutti i casi i degenti contagiati vennero trasferiti in reparti Covid e la direzione dispose l’innalzamento delle misure di sicurezza incrementando ulteriormente il livello di vigilanza e controllo anche sugli accessi alla struttura ospedaliera. Ma per Giuseppe, che era tra coloro per i quali era stata diagnosticata la positività, non c'è stato nulla da fare.
Come riporta il quotidiano Il Messaggero, subito dopo i funerali che si sono svolti a Cellino, di cui Pelusi era originario, è stata resa nota la toccante lettera della nuora, Elga Paoloni, che lavora come impiegata al Comune di Giulianova: "Ti abbiamo salutato e ora puoi fare lunghi viaggi che hai sempre desiderato, ma che non hai potuto realizzare. Ti eri ricoverato perché hai avuto un infarto, (tre tamponi risultati negativi), il tuo cuore era debole, quel maledetto Covid gironzolava in aria qua e là o qualcuno ti ha contagiato ed è entrato prepotentemente nei tuoi polmoni, i tamponi sono risultati improvvisamente positivi e così il male ti ha strappato la vita, ripeto e sottolineo maledetto Covid. Lassù potrai riabbracciare tuo figlio Jacopo, mio figlio Marco e tuo padre Guido. Proteggi, i tuoi cari. Ciao Giuseppe sappi che sei sempre dentro in noi".