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Teramo, donna 43enne veglia madre morta per un mese: corpo coperto di saponette per camuffare odore

L’anziana, 76 anni, era morta già da un mese e lasciata sul letto dalla figlia 43enne che avrebbe avvolto il cadavere con coperte e saponette per camuffarne l’odore. Non ci è riuscita: i vicini hanno chiamato i pompieri proprio a causa dell’odore nauseabondo. Le due donne avevano sempre vissuto insieme in un difficile contesto familiare.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Una storia di profondo disagio e solitudine quella che arriva da Teramo. Il corpo di una donna di 76 anni, in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato in un appartamento di via Arno. La figlia, 43enne, per circa un mese, senza avvisare nessuno, avrebbe vegliato il corpo della genitrice, utilizzando coperte bagnate e saponette profumate per cercare di coprire il forte odore.

Non ci è riuscita evidentemente: proprio i miasmi diffusi in tutto l’edificio hanno spinto i vicini di  casa a chiamare i vigili del fuoco nella tarda mattinata di domenica, 21 luglio. Quando sul posto sono arrivate le forze dell'ordine, la donna si è allontanata e poi ha preso un treno per Giulianova.

È stata rintracciata e portata in caserma dai carabinieri, che hanno poi ricostruito la vicenda. Successivamente è stata ricoverata nel reparto di Psichiatria all’ospedale Mazzini.

Sul posto è intervenuto anche il medico legale per capire se sul corpo dell'anziana siano presenti ferite o lesioni compatibili con un'eventuale responsabilità di terzi o se sia morta di morte naturale. La figlia ha raccontato agli inquirenti che la madre si era sentita male in bagno, cadendo a terra.

La procura ha aperto un fascicolo per occultamento di cadavere. Il caso è seguito dal pm Greta Aloisi. Per consentire gli accertamenti medico-legali, la 43enne è stata iscritta nel registro degli indagati, come atto dovuto.

Le autorità stanno poi cercando di capire se la donna abbia ritirato la pensione della madre anche a seguito del decesso.

Da quanto riferisce Il Messaggero, madre e figlia avevano sempre vissuto insieme in un difficile contesto familiare, ed entrambe in passato avrebbero avuto ricoveri in psichiatria.

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