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Tentò di bruciare vivi la sua fidanzata e il figlio: morto suicida nella sua casa nel biellese

Federico Oddi, il 43enne che nel maggio del 2022 tentò di uccidere la compagna e il figlio 13enne della donna dando fuoco all’alloggio in cui abitavano, si è tolto la vita mentre si trovava agli arresti domiciliari nella sua casa di Andorno Micca, in provincia di Biella.
A cura di Davide Falcioni
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Federico Oddi, l'uomo di 43 anni che nel maggio del 2022 tentò di uccidere la compagna e il figlio 13enne della donna dando fuoco all'alloggio in cui abitavano, si è tolto la vita mentre si trovava agli arresti domiciliari nella sua casa di Andorno Micca, in provincia di Biella. Lo scorso aprile l'uomo era stato condannato a nove anni per tentato omicidio.

Due anni fa, quando la compagna si era rifiutata di mostrargli il cellulare, aveva inzuppato il suo letto di acquaragia e poi appiccato un incendio, chiudendo la porta per impedire che uscisse. La donna riuscì a mettersi in salvo gettandosi dal balcone, ma all'interno dell'abitazione era rimasto il figlio della vittima e lo stesso Oddi. Un giovane marocchino, Salaheddine El Kharraz, 25 anni, sfondò la porta e trasse in salvo il ragazzo, oltre allo stesso piromane, che dopo il ricovero in ospedale fu tratto in arresto e alcuni mesi fa condannato. Per questo Salaheddine, una laurea in ingegneria elettrica, ottenne un permesso di soggiorno premio.

Federico Oddi, che fino a quel momento non aveva avuto guai con la giustizia, aveva confermato agli inquirenti che il suo intento era impedire alla donna di lasciarlo. Da tempo era recluso ai domiciliari in attesa che la condanna, inflittale nell'aprile dello scorso anno, diventasse definitiva.

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