Tensione al presidio Mondo Convenienza, manifestanti trascinati via dalla polizia: “Non andiamo via”
Momenti concitati questa mattina, quando all'alba sette camionette della polizia sono arrivate di fronte ai cancelli del magazzino logistico di Mondo Convenienza a Settimo Torinese, in provincia di Torino. Qui, dopo un tam tam nelle chat di whatsapp, oltre alla dozzina di lavoratori che dormono al presidio sono giunti anche gli altri lavoratori in agitazione, insieme a loro alcuni studenti.
I lavoratori, tutti aderenti al sindacato SI Cobas, si sono confrontati con le forze dell'ordine che hanno costituito un cordone per consentire a decine di furgoni di Mondo Convenienza, parcheggiati lungo la provinciale adiacente alla zona industriale, di rientrare nel piazzale del magazzino. Alcuni manifestanti, trascinati via dalla polizia, sono stati presi a calci da alcuni poliziotti.
L'interferenza della polizia sul presidio dei lavoratori si è limitata a questo. Poi il presidio si è immediatamente ricostituito e i lavoratori annunciano che proseguiranno la battaglia: "Fino a quando l'azienda non accetterà quello che vogliamo noi continueremo ad oltranza" , dicono dal sindacato.
I lavoratori chiedono l'applicazione del contratto nazionale CCNL Logistica, che a differenza del loro contratto attuale, il Multiservizi, prevede uno stipendio base di circa 1.600 euro invece di 1180. Chiedono inoltre giornate di lavoro realmente di otto ore (denunciano giornate di 11-12 ore) vogliono essere pagati per il sabato lavorativo, che viene richiesto dall'azienda ma non pagato, così come per gli straordinari, la sicurezza e il diritto a esistere come sindacato all'interno dell'azienda.
"Mi sveglio alle 6 del mattino per essere alle 7 in azienda – spiega Asad, che lavora qui da due anni – Partiamo dal piazzale con il furgone carico alle 7 e mezza e poi giriamo per tutto il Piemonte. Quattro, cinque consegne e montaggi da fare al giorno, finiamo quasi sempre alle 19 dal cliente, poi rientriamo qui per riportare il furgone alle 20 e siamo a casa alle 21, 21.30. Mi capita spesso di vedere i miei figli sempre addormentati".
Nella giornata di ieri, una quarantina di lavoratori contrari allo sciopero sono andati in Questura per chiedere di poter rientrare a lavorare, ma per i lavoratori in protesta c'è qualcosa che non va: "Sono persone ricattate – spiega Oscar, lavoratore e sindacalista SI Cobas – per la maggior parte sono rumeni che hanno molti debiti, un mutuo da pagare. Li capiamo, ma non possono andare in Questura a chiedere di mandarci via, anche lì gliel'hanno detto. Devono venire a parlare con noi. Anche l'azienda, Mondo Convenienza deve venire a parlarci e accettare le nostre richieste, altrimenti non ci fermiamo".