Tensione a Torino, pietre e idranti al corteo antifascista contro CasaPound
Tensione a Torino durante il corteo antifascista contro CasaPound. Centinaia di manifestanti, partiti alle 19 sotto la pioggia dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova, sono arrivati a ridosso del cordone con cui le forze dell'ordine hanno sbarrato corso Vittorio Emanuele per tentare di raggiungere l'albergo in cui è in corso un comizio elettorale di Simone Di Stefano. “Andiamo a stanare i fascisti di CasaPound”, lo slogan lanciato durante il corteo. Al tentativo dei manifestanti di forzare il blocco, gli agenti hanno risposto con idranti e una breve carica di alleggerimento. Poi i manifestati hanno cambiato percorso e, giunti a poca distanza dall’albergo, sono stati accesi fumogeni, posti bidoni dell'immondizia in mezzo alla strada e fatti scoppiare alcuni petardi. Le forze dell'ordine hanno risposto nuovamente con gli idranti.
Manifestanti hanno divelto le recinzioni di un cantiere stradale vicino a Porta Susa e lanciato pietre – I manifestanti si sono successivamente radunati in corso Vittorio dove hanno lanciato bottiglie di vetro e pietre contro le forze dell'ordine. Alcuni manifestanti hanno anche divelto le recinzioni di un cantiere stradale vicino alla stazione ferroviaria di Porta Susa. La polizia ha risposto nuovamente con idranti e lacrimogeni, cercando di disperdere i manifestanti.
Agenti feriti e fermi – A quanto si apprende alcuni agenti sarebbero rimasti feriti nel lancio di bombe carta. Almeno una manifestante è stata bloccata dalla polizia. Dei disordini di Torino ha parlato il leader della Lega Matteo Salvini: “Alle idee si risponde con idee mai con violenza. Nell'Italia che ho in testa io la polizia si occupa degli spacciatori non dei figli di papà. Sabato pomeriggio in piazza Duomo a Milano la polizia e i carabinieri saranno tranquilli perché io condanno la violenza da ogni parte arrivi”.