Telepadania fa incavolare Napoli: i ‘polentoni’ insegnano la raccolta differenziata a De Magistris
Che la Padania voglia distaccarsi dal Sud è risaputo: la volontà della Lega di scindersi dal resto dello Stivale è ben nota, anche grazie alla proposta di secessione del leader del Carroccio, che si erge come portavoce del popolo padano, il quale è stanco di pagare anche per il Sud. Dopo il danno, anche la beffa: infatti, direttamente da Telepadania arriva una “lenzioncina” dedicata al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: utili consigli per “educare” i napoletani al vivere civile e alla raccolta differenziata. Un video ricco di provocazione quello che proveniene dai “polentoni” del Nord, i quali, per come parlano, dovrebbero prima sottoporsi a qualche lezione intensiva sulla gestione della città partenopea, prima di impartirne dall’alto della loro “conoscenza padana”.
La videolettera, chiamata “Polentoni per Giggino”, esordisce con queste parole: “Ogni giorno un padano sa che deve lavorare, pagare le tasse e fare la raccolta differenziata”. Fin qui Napoli poteva anche restare ad ascoltare i "preziosi consigli" impartiti da due padani (senza averne fatto, d’altronde, richiesta), ma quando i due iniziano a scherzare su San Gennaro, allora nel sangue dei napoletani doc non può che scattare rabbia. I presentatori di Telepadania si rivolgono al sindaco De Magistris con un tono ironico e beffardo, quasi a volerlo ridicolizzare, richiamando, con battute di bassa lega, su scontrini fiscali, vetro del Santo Patrono e l’emergenza rifiuti. Tommaso Sodano, vicesindaco di Napoli, ha risposto alla provocazione dei polentoni con un tono che di certo non accetta lezioni da chi la realtà napoletana non la vive ogni giorno, nella sua complessità:
La Lega non deve insegnare proprio nulla ai napoletani e ai campani. Laddove la raccolta differenziata porta a porta viene praticata, infatti, si raggiungono percentuali alte di riuscita e buona qualità di materiale. Piuttosto la Lega dovrebbe spiegare al Paese intero, se ha un minimo senso di onestà intellettuale e della decenza, come mai Napoli e la Campania siano state trasformate per decenni in uno sversatoio a cielo aperto per i rifiuti industriali, anche tossici, provenienti dal Nord Est dell’Italia
Ciò che preme di più ai conduttori, però, è che Napoli debba sbrigarsi ad attuare un processo regolare di gestione dei rifiuti e raccolta differenziata ad esso connesso, in quanto l’Italia rischia una multa dall’Unione Europea: una multa che il grande Nord finirebbe per pagare. E qui scatta un accorato appello al sindaco De Magistris: “non vorrai certo far pagare al nord questo balzello. […] Speriamo che il messaggio sia arrivato forte e chiaro. Siamo stufi di pagare anche per voi”.