E' stato arrestato questa mattina dal nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza il Presidente di Impregilo, nonché Vice – Presidente di Ina Assitalia (aziende estranee alle vicende di cui si parla), Massimo Ponzellini. Il manager bolognese, che in passato è stato amministratore delegato dell'Isituto Poligrafico e Zecca dello Stato e della Patrimonio dello Stato spa, è finito agli arresti domicialiari nell'ambito dell'inchiesta sui prestiti concessi dalla Banca Popolare di Milano (negli anni in cui era Presidente lo stesso Ponzellini) alla società Atlantis – B Plus del latitante Francesco Corallo. Stando a quanto si apprende in queste ore, i reati contestati a Ponzellini sono quelli di infedeltà patrimoniale e associazione a delinquere finalizzata a più reati tra cui la corruzione, l'appropriazione indebita, l'emissione di fatture false e il riciclaggio.
Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti in particolare è finito un prestito di 148 milioni erogato dalla Bpm presieduta da Ponzellini (uomo in passato vicinissimo al leader della Lega Nord Umberto Bossi, tanto da partecipare alla cosiddetta cena degli ossi di Calalzo di Cadore) alla società di Corallo, un'operazione che all'atto della notifica dell'iscrizione nel registro degli indagati (nel marzo di quest'anno) veniva giudicata "incomprensibile sia secondo i canoni di buona amministrazione sia, più gravemente secondo le regole di disciplina in materia di riciclaggio". Nell'inchiesta sarebbe coinvolto anche Marco Milanese, ex braccio destro di Giulio Tremonti e all'epoca dei fatti membro delle Commissioni Finanza e Bilancio della Camera.