“Te ne sei andato facendo ciò che ti piaceva”, il ricordo sui social di Daniele Foghin, morto in montagna
“Il nuovo amore si chiamava montagna, le escursioni condivise sui social, il tuo piacere di essere un papà in cammino. Fino alla tragedia. Daniele scomparso in montagna. Non volevo crederci, per ore ho sperato ti ritrovassero sano e salvo, ho sperato fosse solo un brutto incubo”, inizia così uno dei diversi ricordi affidati ai social per ricordare Daniele Foghin, il 40enne di Mozzecane (Verona) di cui non si avevano più notizie dalla mattina di mercoledì, quando aveva mandato una foto dalla cima del Corno d'Aquilio nei monti Lessini nel veronese, e che ieri è stato trovato purtroppo senza vita.
Morto, dice ora chi lo conosceva, facendo ciò che più gli piaceva, ovvero camminare in montagna. "Te ne sei andato facendo ciò che ti piaceva, camminare e raccontare la tua amata montagna – scrive un amico su Facebook – quante volte ci siamo sentiti, confrontati sui percorsi, raccontati le nostre avventure".
Sui social il 40enne raccontava le sue escursioni, tra cui anche quella che gli è costata la vita. E sempre sui social adesso in tantissimi lo ricordano.
Ieri, non appena il maltempo ha concesso una tregua e la nebbia si è diradata, è stato possibile far decollare gli elicotteri per avvicinarsi in perlustrazione alle ripide pareti e durante una ricognizione dell'elicottero della Sezione aerea di Bolzano della Guardia di finanza è stato individuato il corpo dell’escursionista.
Daniele Foghin era precipitato per un'ottantina di metri sotto le creste che guardano la Val d'Adige. Con lui sono stati ritrovati il cellulare e lo zaino. Sbarcati nelle vicinanze e ottenuto il nulla osta per la rimozione, i soccorritori del Sagf e del Soccorso alpino hanno ricomposto e recuperato la salma. Foghin lascia la moglie e due figli.