Tassista prende a calci e schiaffi una turista a Firenze: “Io la vittima, la gente non vuol pagare”
“Mi dispiace per il gesto e me ne scuso ma la vera vittima sono io. Durante il servizio notturno siamo lasciati soli e la situazione è esasperante” così ha commentato l’episodio che lo vede protagonista il tassista fiorentino responsabile di un brutto gesto avvenuto nel centro del capoluogo toscano nei giorni scorsi quando ha preso a calci e schiaffi una turista straniera dopo un diverbio. L’uomo si è già rivolto a un legale e ha presentato due querele contro la donna, sostenendo di essere lui quello aggredito per prima e di aver alzato le mani contro la cliente solo per reazione. Secondo la sua versione dei fatti, tra i due sarebbe nato un diverbio per il prezzo della corsa al culmine del quale la donna avrebbe iniziato prima a inveire contro di lui e poi lo avrebbe aggredito cercando anche di danneggiare l’auto. “Tanta gente trova mille motivi per non pagare o pagar meno" ha spiegato il tassista.
Alla base del tutto ci sarebbe il costo di 12 euro già caricati sul tassametro alla partenza e che avrebbe dato vita a un duro confronto verbale ben presto però sfociato in aggressione. Seconda il tassista, durante il confronto la donna sarebbe diventata ingestibile e nell'andare via avrebbe preso a pugni, calci e sputi il tassista, facendogli volare il cellulare e poi cercando anche di spaccargli la portiera della vettura. Da qui la reazione che si vede nel filmato registrato con il cellulare da un passante e poi diventato virale sui social, con cliente colpita con un calcio e un colpo al volto. Un video che è costato al 53enne tassista della Socota (società cooperativa tassisti) anche la sospensione della licenza da parte del Comune di Firenze. "Non ho problemi a definirlo un brutto gesto ma noi ci difenderemo nella consapevolezza di aver dato uno schiaffo per reazione, chi è stato davvero aggredito è il mio cliente” ha afferma il legale del tassista, l’avvocato Loriana Tarantino.
A riprova della sua versione dei fatti, il tassista ha chiesto anche l'acquisizione di tutte le immagini registrate dalle telecamere presenti in via Tornabuoni e piazza Santa Trinita, dove si son svolti i fatti nella notte del 13 gennaio scorso. Immagini che dovranno sostenere le due querele contro la ragazza. "La prima per aggressione e la seconda per diffamazione aggravata, perché ha pubblicato sui suoi social immagini denigratorie descrivendo fatti in alcuni casi parziali e in altri falsi" ha spiegato l’avvocato. Il riferimento è al fatto che la cliente, una 33enne canadese, ha pubblicato alcuni post sui suoi profili social i cui accusa l’uomo definendo Firenze “città poco sicura”. Il tassista sta preparando una memoria difensiva da presentare anche alla commissione taxi del Comune di Firenze che deve decidere sul suo caso nei prossimi giorni.