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Tar di Trento accoglie sospensione dell’abbattimento dell’orsa F36: “Voleva difendere il suo cucciolo”

Tar di Trento sospende ordine di abbattimento dell’orsa F36 firmato dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. Sospeso ordine di abbattimento, ma non quello di cattura.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il Tar di Trento ha accolto l'istanza cautelare proposta da Leal per la sospensione del decreto di abbattimento dell'orsa F36 firmato dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, dopo l'attacco ai danni di due escursionisti. 

L'orsa per il momento non sarà abbattuta e Leal ha espresso soddisfazione per la sospensione dell'ordine. "Non condividiamo la mancata sospensione dell'ordine di cattura – hanno specificato gli avvocati Giada Bernardi e Rosaria Loprete -. Il falso attacco che determina l'emissione del decreto non era dettato dalla volontà dell'orsa di ledere, ma alla difesa del suo cucciolo da chi era entrato nel suo habitat. La cattura separerebbe il cucciolo di orso dalla sua mamma".

Lo scorso 30 luglio l’orsa F36 si era resa responsabile di un presunto attacco avvenuto a Roncone, nelle Giudicarie, verso due escursionisti che si erano accidentalmente imbattuti nell’animale che dormiva col suo cucciolo. Quindi la Provincia ha giudicato la femmina di orso “estremamente pericolosa” e il presidente Fugatti ha firmato il decreto di abbattimento dell'esemplare dando mandato a procedere con l’immediato abbattimento al Corpo forestale.

Le associazioni animaliste avevano presentato ricorso al Tar: ricorso che oggi il Tribunale amministrativo, in composizione monocratica, ha accolto. Il giudice ha disposto la cattura dell'esemplare e la custodia presso il centro faunistico di Casteller di Trento. La Provincia Autonoma di Trento ha ora dieci giorni di tempo per depositare il parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e il rapporto tecnico. Secondo Leal, il cucciolo di F36 non è capace di provvedere a se stesso in modo autonomo.

F36 non si era mai resa responsabile di incontri ravvicinati con l'uomo o di comportamenti aggressivi prima del 30 luglio. Una nuova udienza è fissata per il prossimo 12 ottobre.

L'ordinanza per l'uccisione dell'orsa è stata firmata pochi giorni dopo la morte dell'orsa Amarena avvenuta in Abruzzo. Mamma orsa è stata uccisa da un uomo di 56 anni a colpi di fucile e i suoi piccoli, fortunatamente autosufficienti, risultavano dispersi. Il presidente della Provincia di Trento Fugatti aveva invece voluto l'abbattimento di F36, identificata come responsabile di un "falso attacco" avvenuto lo scorso 30 luglio a Mandrel ai danni di due escursionisti.

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