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News sull'omicidio di Elena Del Pozzo a Catania

Tante mamme ai funerali di Elena Del Pozzo uccisa dalla mamma: “È la figlia di tutti”

Sono tantissime le mamme, i nonni e i papà davanti alla Cattedrale di Catania per le esequie della piccola Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni uccisa a coltellate dalla mamma Martina Patti. “Siamo qui perché è importante – spiega una mamma a Fanpage.it -. Lei è la figlia di tutti noi”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono tantissime le persone che si stanno radunando davanti alla Cattedrale di Catania per i funerali della piccola Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni uccisa a Mascalucia dalla madre Martina Patti. Moltissimi i papà, le mamme e i nonni che sostano davanti alle transenne in attesa delle 17,orario di inizio delle esequie. Già prima dell'inizio dell'omelia è palpabile la commozione della folla. Alcuni dei presenti hanno raggiunto la Sicilia in mattinata partendo da diverse regioni d'Italia. "Io arrivo da Reggio Calabria – ha raccontato una donna a Fanpage.it – e ho scelto di essere qui perché sono una mamma e perché ho una bimba della stessa età di Elena. Credo che sia importante darle l'ultimo saluto".

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"Ho figli della stessa età della piccola – ha raccontato un'altra donna visibilmente commossa – e non sono riuscita a raccontare loro di questa vicenda. Lasciamo che i bimbi vivano la loro infanzia e riflettiamo su quanto sta accadendo. Dobbiamo fermarci e pensare alla mostruosità di tutto questo". Alcuni genitori hanno scelto di portare con loro i figlioletti, spesso coetanei della vittima. È tanta anche la rabbia nei confronti di Martina Patti, la 24enne che ha aggredito Elena con un coltello da cucina. "Non riesco a spiegarmi come si possa compiere un'azione simile – ha affermato un'altra mamma davanti alle telecamere -. Sono qui oggi perché credo che quella bimba sia la figlia di tutti noi".

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In chiesa saranno presenti il papà Alessandro, i nonni paterni e la zia preferita della piccola Elena. Tra i banchi della Cattedrale vi saranno anche le insegnanti e i familiari dei suoi compagni di scuola. Resta invece in carcere Martina Patti, che ha confessato l'omicidio. Le forze dell'ordine vegliano su di lei giorno e notte temendo che possa compiere gesti estremi. Nel frattempo si indaga sulle dinamiche del delitto: secondo quanto accertato, Patti avrebbe agito nelle campagne di Mascalucia usando un coltello da cucina. L'arma non è ancora stata ritrovata.

Gli agenti hanno prelevato alcuni coltelli dalla cucina dell'abitazione della 24enne per verificare l'eventuale compatibilità con le ferite sul corpo della piccola.

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