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Tamponamento con rissa al casello di Modena: scende dalla macchina e lo prende a pugni

L’uomo, un 28enne, è stato ferito, medicato e dimesso dal pronto soccorso con una prognosi di trenta giorni. L’aggressore, fa sapere la questura di Modena, è un uomo di 48 anni, rintracciato soltanto grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza del casello.
A cura di Enrico Tata
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Un'automobile tenta un sorpasso avventato nei pressi del casello di Modena sull'Autostrada A1 e tampona un'altra vettura. Il conducente scende e prende a pugni sul volto l'altro automobilista. Poi scappa a tutta velocità, cercando di far perdere le sue tracce. Per fortuna le telecamere di sicurezza del casello riprendono l'intera scena e lo inchiodano alle sue responsabilità.

Rissa al casello di Modena, la ricostruzione dei fatti

L'uomo, un 28enne, è stato ferito, medicato e dimesso dal pronto soccorso con una prognosi di trenta giorni. L'aggressore, fa sapere la questura di Modena, è un uomo di 48 anni, rintracciato soltanto grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza del casello. Dopo aver preso a pugni l'altro automobilista, infatti, si era dileguato scappando a tutta velocità quando altri automobilisti sono intervenuti per tentare di bloccarlo. L'uomo è stato rintracciato e identificato. Dovrà rispondere delle accuse di violenza privata, lesioni gravi e danneggiamento doloso. Stando a quanto si apprende, l'episodio è avvenuto qualche giorno fa.

Un altro tamponamento con rissa: lite sul lungomare di San Benedetto del Tronto

Un altro incidente con rissa è avvenuto il mese scorso sul lungomare di San Benedetto del Tronto. In seguito a un tamponamento si sono affrontati a viso aperto sette ragazzi, quattro maggiorenni e tre minorenni. Un'auto ha tamponato violentemente un'altra vettura e l'ha fatta finire sul marciapiede. Gli occupanti di quest'ultimo veicolo, sono scesi dal mezzo e hanno aggredito i ragazzi che erano a bordo dell'altra macchina. Ne è nata una rissa violentissima. La polizia di San Benedetto del Tronto ha identificato e segnalato i ragazzi alla procura di Ascoli Piceno.

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