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Svolta nel giallo di Porto Cesareo, fermato il presunto assassino

L’ex compagno della nipote dei coniugi Ferrari fermato per il duplice omicidio in provincia di Lecce. Avrebbe agito per denaro e per risentimento personale soprattutto nei confronti della donna.
A cura di Biagio Chiariello
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Ha 51 anni, è originario di Manduria ed è residente a Porto Cesareo, l’uomo fermato dai carabinieri in quanto ritenuto responsabile del duplice omicidio di Luigi Ferrari e di sua moglie Antonella Parente, trovati morti martedì nella loro casa a Porto Cesareo.  E duplice sarebbe anche il movente del delitto: un forte risentimento nei confronti dei coniugi Ferrari, ritenuti dall’arrestato causa dell’allontanamento della ex convivente (nipote delle due vittime) e la convinzione di poter fare un bel bottino con i soldi custoditi nella cassaforte sradicata dal muro. L'uomo è stato posto a fermo nella notte dai carabinieri, coordinati dall'autorità giudiziaria.  carabinieri avrebbero sospettato di lui sin dalle prime ore di lunedì, quando sono partite le indagini. L'uomo, secondo gli investigatori, avrebbe saputo del prelievo di denaro che i Ferrari avevano fatto per far fronte alle spese per il matrimonio di uno dei figli. Da qui l’idea di entrare in casa e rubare i soldi. Dopo un lungo interrogatorio, la sua posizione è ora al vaglio della Procura e nelle prossime ore il fermo dovrebbe lasciare il posto ad un'ordinanza di custodia in carcere.

Il giallo di Porto Cesareo

Luigi Ferrari e sua moglie Antonella Parente erano stati ritrovati cadavere dai carabinieri nella loro casa di Porto Cesareo, in provincia di Lecce. La scena che i militari dell’Arma si sono ritrovati di fronte era da film horror. I corpi in un lago di sangue, entrambi presentano lesioni alla testa e la donna anche alcune ferite da taglio. Entrambi colpiti più volte con un martello, mentre per uccidere la donna il killer avrebbero usato anche uno scalpello. Lo stesso utilizzato per scardinare la cassaforte a muro. A fare la drammatica scoperta era stata la figlia delle vittime. La donna aveva un appuntamento con la madre. Presentatasi a casa dei suoi, ha suonato al citofono, ma nessuno le ha risposto. E’ così entrata da un portoncino. Una volta fatta la tragica scoperta è stata colta da un malore.

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