Svolta nel giallo di Angela Stefani, scomparsa da Salemi: il compagno arrestato per omicidio
Il giallo di Angela Stefani, mamma quarantottenne bolognese ma residente a Salemi (Trapani), è a una svolta. Diversi mesi dopo la scomparsa della donna è stato arrestato Vincenzo Caradonna, quarantasettenne ex convivente di Angela, sparita nel nulla il 21 gennaio scorso. Caradonna è stato arrestato all’alba di stamane dai Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo, che hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta della Procura della Repubblica di Marsala, dal Giudice delle Indagini preliminari di Marsala. Dal momento in cui Angela è scomparsa sul compagno quarantasettenne gravava il sospetto che potesse aver ucciso la compagna e poi averne occultato il cadavere.
Caradonna non aveva denunciato la scomparsa di Angela
L'uomo non aveva mai denunciato la scomparsa della mamma bolognese dato che a segnalarla era stato invece il suo ex compagno, Rosario Scianna, che aveva puntato il dito subito contro Caradonna. "Sono andato a letto a dormire e quando mi sono svegliato la mia convivente non c'era più”, si era limitato a dire Caradonna dopo la scomparsa di Angela. Il caso di Angela Stefani, dopo la denuncia dell’ex compagno, è stato portato alla luce attraverso le telecamere di “Chi l'ha visto?”.
Caradonna avrebbe ucciso Angela Stefani
Vincenzo Caradonna, originario di Salemi, è accusato di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere, e detenzione di ordigni esplosivi. Caradonna da mesi era indagato, tanto che l'appartamento dove la coppia viveva era stato sequestrato e analizzato per ben due volte dai Ris di Messina. Fondamentali per arrivare all’arresto dell’ex convivente della quarantottenne bolognese sono stati proprio gli esami dei carabinieri del Ris di Messina che hanno trovato molte tracce di sangue nella casa in via Verga e in quella di contrada Baronia a Salemi.
Angela uccisa in casa al termine di una lite
Angela Stefani sarebbe stata uccisa a gennaio in casa dal suo convivente al termine di "una violenta lite" con "almeno sei fendenti". L'uomo avrebbe poi fatto sparire il corpo della donna. È di quanto sono convinti gli investigatori che all'alba di oggi hanno arrestato Caradonna. La svolta è appunto arrivata dopo i risultati del Ris dei Carabinieri che hanno rinvenuto decine di tracce ematiche nel salone di casa in cui vivevano i due. I Ris hanno fatto dei sopralluoghi nell'abitazione con il luminol grazie al quale sono state scoperte più di 30 macchie ematiche. Non solo, grazie a una tecnica del Ris i carabinieri sono riusciti a eseguire uno studio della scena del crimine e sulla base della forma delle tracce di sangue ne hanno studiato i punti di origine delle tracce di sangue. Nel corso delle indagini sono stati usati anche dei cani molecolari addestrati nella ricerca di persone scomparse e col supporto aereo degli elicotteri dell'Arma sono stati controllati circa 300 ettari di terreno. Con squadre specializzate dei Vigili del Fuoco di Trapani sono stati ispezionati oltre venti pozzi di volta in volta segnalati e ritenuti di interesse per il ritrovamento del corpo.