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Cambiamenti climatici

Suv e vacanze di lusso dei ricchi europei inquinano troppo: ora lo dice anche studio Nature

Secondo uno studio di Nature Energy “limitare del 20% l’uso di energia dei consumatori più ricchi in 27 Paesi europei può comportare considerevoli riduzioni delle emissioni di gas serra dell’11,4% dall’energia domestica, del 16,8% dai trasporti e del 9,7% dal consumo totale di energia”.
A cura di Davide Falcioni
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Per limitare le conseguenze della crisi climatica è indispensabile che la fascia più ricca della popolazione del pianeta faccia la sua parte e rinunci, volente o nolente, ai beni di lusso che richiedono alti quantitativi di energia da fonti fossili. A riproporre il tema della giustizia sociale come chiave per limitare le conseguenze del cambiamento climatico è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Energy, secondo cui limitare gradualmente la domanda di energia da parte dei cittadini più ricchi d'Europa (il continente preso in esame) può contribuire significativamente al calo delle emissioni di gas serra.

Secondo lo studio di Nature Energy "limitare l'uso di energia del 20% dei consumatori più ricchi in 27 Paesi europei può comportare considerevoli riduzioni delle emissioni di gas serra dell'11,4% dall'energia domestica, del 16,8% dai trasporti e del 9,7% dal consumo totale di energia. L'aumento del consumo degli utenti più poveri riduce questi risparmi solo dell'1,2%, 0,9% e 1,4%, rispettivamente". Insomma, che sia arrivato il momento che a pagare siano i più ricchi lo dice anche la scienza e non è più una considerazione di carattere prettamente ideologico.

Milena Buchs, docente di benessere sostenibile presso l'Università di Leeds e principale autrice dello studio, ha commentato: "Dobbiamo iniziare ad affrontare il discorso dell'uso di energia di lusso sia per limitare le emissioni di anidride carbonica, sia per garantire alle persone in condizioni di povertà energetica di poter soddisfare i loro bisogni primari". Insomma, se è vero che gli Stati hanno l'obbligo di implementare le fonti di energia rinnovabile come il fotovoltaico e l'eolico, è altrettanto vero che è indispensabile ridurre le attività energivore di lusso: tra queste ci sono i voli aerei per le vacanze, guidare auto di grandi dimensioni che consumano molto carburante e vivere in case grandi con un cattivo isolamento termico.

Insomma, avere stili di vita più sobri e sostenibili può avere un forte impatto sull'ambiente. Felix Creutzig, esperto dell'IPCC e professore di economia sostenibile presso l'Università di Berlino, ha confermato che "la riduzione della domanda di energia" da parte della fascia più ricca della popolazione, in particolar modo di quella europea, può  "contribuire in modo significativo alla mitigazione del cambiamento climatico" e al contempo "sollevare le famiglie più povere dalla povertà energetica". "Le famiglie ad alto reddito e con un alto livello di istruzione hanno più possibilità e anche più capacità di ridurre le proprie emissioni di gas serra e hanno anche maggiori responsabilità".

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