Superenalotto: ecco come hanno vinto due sei nella stessa ricevitoria a Napoli
La fortuna bacia Napoli o, meglio, due suoi cittadini. Se vincere il Superenalotto è di per sé statisticamente difficilissimo, che la stessa tabaccheria stacchi non uno, ma due biglietti vincenti sembrerebbe semplicemente impossibile. E l'impossibile – invece – è accaduto nella tabaccheria "Di Lorenzo" in Corso Vittorio Emanuele a Napoli, nelle vicinanze di Piazza Mazzini.
Una volta escluso che si sia trattato del medesimo giocatore o di uno stesso gruppo di amici – la prima giocata è stata registrata nella mattinata del 24 dicembre, la seconda 120 schedine dopo – l'interrogativo legittimo è il seguente: come si è realizzato l'impossibile? Se si vince in un gioco difficilissimo, se sono due a vincere e se entrambi si aggiudicano il premio presso la stessa ricevitoria, la ragione sembra essere quella enunciata nella stessa ricevitoria: una pura – ma precisa – casualità.
Ecco come sono state giocate le medesime combinazioni, così come è stato spiegato dal titolare della tabaccheria: al momento della registrazione della prima giocata vincente l'operatore ha staccato per errore due schedine, decidendo così di consegnare la prima copia al legittimo giocatore ed esponendo la seconda per giocate "precompilate".
Quale che sia la dinamica che ha portato due combinazioni vincenti ad essere inoltrate dalla stessa ricevitoria, ciò che si può dire con certezza è che mai nella storia del Superenalotto si è registrato nulla di simile. La stessa titolare si è mostrata incredula, affermando: "Mi ha da poco telefonato la Sisal per comunicarmelo, ma ancora non sono sicura". Stupore comprensibile, dal momento che da oggi in poi la ricevitoria acquisterà un'aura di fortuna e santità che consoliderà la convinzione di un esercizio capace di far fare soldi quasi a chiunque.
E a chi si vuole affidare più ai numeri che ai luoghi, ricordiamo la combinazione vincente di ieri: 4, 39, 62, 67, 69, 78, jolly 65, superstar 5. Non si sa mai: a questo punto potrebbero non esserci più limiti alla fortuna.