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SuperEnalotto cambia dal 31 gennaio: sale il montepremi e anche il prezzo

Restyling dopo 18 anni: si vince a partire da due numeri, ma con la schedina da un euro sarà possibile fare solo una giocata.
A cura di C. T.
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superenalotto vince bar

Dal 31 gennaio, dopo oltre due mila estrazioni e 4,3 miliardi di euro vinti, il Superenalotto cambia veste. Dopo diciotto anni di successi, il gioco a premi più famoso in Italia stava vedendo una flessione: negli ultimi tre anni la raccolta è scesa del 22%, passando da 1,37 miliardi del 2013 a 1,07 lo scorso anno. Il restyling prevede un innalzamento del montepremi: il valore medio del jackpot salirà dagli attuali 39 milioni di euro ai 110 milioni di euro. Crescerà anche il prezzo della schedina: se con un euro fino a oggi si possono fare due giocate, da febbraio sarà possibile farne una sola. Anche se, come ha precisato Marco Caccavale, direttore Business Unit Lottery del gruppo Sisal, "sarà una schedina molto più ricca e con un montepremi più alto: fatta 100 la raccolta del Superenalotto, la percentuale riservata al montepremi passerà dal 34,6% al 60%". Fino ad adesso il 53,6% della raccolta – pari a circa mezzo miliardo di euro per il 2015 – finiva nelle casse dell'Erario, mentre ora la quota passerà al 28,27%.

Altro cambiamento riguarda i numeri sulla schedina: se fino a oggi ne servivano almeno tre, dal 31 gennaio si partirà da due numeri, con una probabilità di vittoria maggiore fino a venti volte. La vincita per due numeri azzeccati sarà di almeno cinque euro, ma con la schedina si potrà avere accesso ad altri premi grazie a un "quadrato magico" da grattare.

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