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Sulle buste del pane la frase di Mussolini, il panificio di Arezzo: “Non ce ne eravamo mai accorti”

Il caso riguarda due forni aretino con lo stesso marchio, ma la cui gestione è cambiata da qualche anno: “Nessuno si era mai lamentato, fino a ieri quando in negozio è entrato questo signore tutto arrabbiato…” ha spiegato uno dei gestori a Fanpage.it.
A cura di Biagio Chiariello
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"Noi abbiamo aperto il negozio da un paio di anni, ma queste buste venivano usate dai vecchi proprietari da circa 15 anni. Io sinceramente non me ne ero mai accorta. Abbiamo letto la frase, ma non avevo idea di cosa potesse essere quella ‘M'". Così a Fanpage.it la persona che gestisce uno dei due forni a marchio PanArt di Arezzo in queste ore al centro di una polemica legata alle buste nelle quali viene venduto il pane.

La M alla quale fa riferimento la persona che abbiano sentito è l'iniziale di Mussolini. È sua la frase che appare sulle buste.

Amate il pane, cuore della casa, profumo della mensa. Onorate il pane, gloria dei campi, fragranza della terra, festa della vita. Rispettate il pane, sudore della fronte. Non sciupate il pane, ricchezza della patria".

Un testo che fa riferimento alla cosiddetta “Preghiera del pane”, apparsa sul Popolo d’Italia del 1928 e inquadrata nella battaglia del grano portata avanti dal regime fascista.

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I due negozi sono entrambi situati in zone molto popolate: il quartiere di Pescaiola e via della Chimera. Hanno lo stesso marchio, PanArt, anche se ora appartengono a gestioni diverse. "Le buste c’erano già in negozio in grossa quantità e noi le abbiamo mantenute" spiega il gestore, che assicura: "Nessuno si era mai lamentato".

Fino a ieri quando nel panificio è arrivato un cliente, uno studioso aretino di storia: "È arrivato questo signore, arrabbiato, dicendomi che c'era questa scritta… io molto educatamente gli ho fatto risposto che per me era una scritta riguardante il pane. E che comunque quelle buste sono qui da circa 15 anni" ci spiega. "Lui molto alterato ha replicato: ‘Io fossi in lei mi incazzerei'".

E conclude: "A me la politica non interessa. Quindi questa storia mi ha lasciato davvero allibita".

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