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Sulle Alpi le temperature aumentano a velocità doppia rispetto alla media mondiale: ghiacciai a rischio

Sulle Alpi le temperature stanno aumentando a una velocità doppia rispetto alla media globale. L’atmosfera, al di sopra dei 3.500 metri di quota, è in totale disequilibrio; a fine luglio lo zero termico è stato registrato a 5.184 metri sulle Alpi svizzere.
A cura di Davide Falcioni
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Coperte per tenere "al fresco" i ghiacciai
Coperte per tenere "al fresco" i ghiacciai

Sull'arco alpino le temperature stanno aumentando a una velocità doppia rispetto alla media globale. L'atmosfera, al di sopra dei 3.500 metri di quota, è in totale disequilibrio tanto che a fine luglio lo zero termico è stato registrato a 5.184 metri sulle Alpi svizzere, dato senza precedenti.

Lo afferma Legambiente rilevando gli effetti dell'inverno 2021/2022, estremamente mite e siccitoso in tutto l'arco alpino italiano (in molte aree si è superata la soglia dei 100 giorni senza pioggia). La neve al suolo negli ultimi dieci anni ha subito una costante diminuzione tanto che molti nivometri, già a maggio, sono arrivati a zero.

"I dati scientifici indicano che il riscaldamento climatico sta producendo effetti ambientali sempre più rapidi ed evidenti nelle Alpi – ha spiegato Marco Giardino, vicepresidente del Comitato Glaciologico Italiano – A soli 2 anni di distanza dalla prima edizione della Carovana dei Ghiacciai, potremo verificare direttamente gli impressionanti cambiamenti nel frattempo avvenuti su alcuni ghiacciai-campione; il confronto con i preziosi dati storici che il Comitato Glaciologico Italiano raccoglie dal 1914 nelle campagne glaciologiche annuali ci permetterà di comprendere le modalità del cambiamento e di valutare quali siano le possibilità di risposta, in termini di mitigazione e adattamento".

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Il viaggio di Carovana dei Ghiacciai 2022 partirà dai Ghiacciai del Miage e Pré de Bar (Monte Bianco) mercoledì 17 e giovedì 18 agosto. Le prime due giornate, spiega Legambiente, saranno dedicate all'escursione e all'osservazione delle morfologie glaciali e delle recenti variazioni ambientali, ma anche a riflessioni su cambiamenti climatici e bisogni di adattamento.

“A poco più di un mese dalla tragedia della Marmolada – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – torniamo a richiamare l’attenzione sull’emergenza climatica, ormai inarrestabile, che compromette lo stato di salute di tutto il nostro arco alpino. Incendi, siccità, ondate di calore, eventi estremi sempre più frequenti, temperature record: non c’è più tempo per le nostre montagne, che ci lanciano un SOS forte e chiaro. Con la terza edizione di Carovana dei ghiacciai vogliamo tornare a fornire dati ed elementi concreti per chiedere al governo italiano di spingere l’acceleratore per arrivare a emissioni di gas a effetto serra nette pari a zero nel 2040, in coerenza con l’Accordo di Parigi (COP 21), e di dotarsi di un piano di adattamento al clima per tutelare i territori e le comunità. A partire dalle aree più colpite, come le Alpi”.

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