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Suicidio in Questura a Torino, poliziotto si spara con la pistola d’ordinanza

Un poliziotto si è suicidato nella serata di mercoledì in Questura a Torino. La vittima è un tecnico sovrintendente di 56 anni che, a quanto si apprende, si è sparato nel suo ufficio usando la pistola d’ordinanza. Il fatto è successo poco dopo le 20 e a nulla sono serviti gli immediati soccorsi da parte colleghi dell’Ufficio Volanti e dell’ambulanza.
A cura di Susanna Picone
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Dramma nella serata di ieri, mercoledì 29 gennaio, in Questura a Torino. Un poliziotto si è tolto la vita con la pistola d'ordinanza. A quanto si apprende l'uomo, un tecnico sovrintendente di cinquantasei anni, si è sparato nel suo ufficio in Questura a Torino usando la sua pistola d'ordinanza. Il fatto è successo poco dopo le 20 di ieri sera, e a nulla sono serviti gli immediati soccorsi da parte colleghi dell’Ufficio Volanti e dell’ambulanza. A trovare il corpo sono stati alcuni colleghi. L'episodio è stato comunicato dalla Questura al Ministero e gli accertamenti del caso sono affidati alla sezione omicidi della Squadra Mobile. Il terribile gesto ha gettato nello sconforto colleghi del poliziotto e amici e la drammatica notizia immediatamente ha fatto il giro delle chat. L’agente che si è tolto la vita era una persona riservata secondo la descrizione di chi lo conosceva: si ignorano per il momento le ragioni che hanno portato alla tragedia. L'uomo non avrebbe lasciato alcun biglietto per spiegare il suo gesto.

L'allarme del sindacato: "Una strage silenziosa" – "L'ennesima vittima, la settima dall'inizio del 2020 e più di 60 nel 2019, di una strage silenziosa", il commento del segretario provinciale del sindacato di polizia Siap Pietro Di Lorenzo. Che aggiunge: "Occorre accelerare al massimo per introdurre le ormai definite modifiche normative che consentano di poter sottoporre gli operatori delle forze dell'ordine a procedure d'ascolto psicologico senza nessun timore d'incappare in deleterie anacronistiche etichettature".

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