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Sud schiavo di bus e con autostrade malmesse. E voi parlate di Tav

Quella maledetta A16 non è l’unica autostrada del Sud che fa paura: c’è anche l’A3 Salerno-Reggio. Litigano sull’alta velocità al Nord mentre il Meridione è dipendente dal trasporto su gomma ed ha un trasporto ferroviario penoso.
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Sono per metà irpino e quel tratto maledetto dell'autostrada A16 l'ho percorso spesso. Nessuna voglia di speculare su una tragedia. Però la rabbia che ho in corpo è tanta. L'Italia del Sud è affidata quasi totalmente al trasporto su gomma (che nella sua declinazione pubblica fa tra l'altro schifo per orari e offerta). Per anni ho percorso pure l'A3 Salerno-Reggio Calabria che è un campionario di assurdità: cantieri, restringimenti, rallentamenti improvvisi. E i treni? Un'ora per andare a Roma in Alta velocità, ma prova a muoverti da Napoli verso Bari, Eboli o Lamezia Terme: un inferno. Litigano sulla Tav in Val Susa mentre il Sud del Paese si aggrappa alle coincidenze orarie, ai bus sui viadotti o alle littorine lente come la morte su binari che non finiscono mai. Diranno che non c'entra niente con questa tragedia. Che in Spagna son morte tante persone su un treno veloce ed efficiente. Che quando è il tuo momento non c'è efficienza che tenga. Nel frattempo, però, potremmo cercare di rendere alla "cruda sorte" le cose meno facili.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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