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Stupro di gruppo e revenge porn: indagati a Genova due pallanuotisti. Trovati video delle violenze

La giovane che ha denunciato è finita in ospedale dove le hanno riscontrato lesioni compatibili con la violenza: “Ero come una bambola nelle loro mani”, ha raccontato agli inquirenti. I due indagati, di 22 e 24 anni, avrebbero fatto ubriacare la vittima conosciuta in discoteca. Sono accusati anche di revenge porn dopo che sono stati trovati diversi video sui loro cellulari mandati nelle chat.
A cura di Biagio Chiariello
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Due studenti universitari sono indagati dalla procura di Genova: avrebbero violentato, ferito e filmato una ragazza dopo averla fatta ubriacare in discoteca. Hanno rispettivamente 22 e 24 anni e sono pallanuotisti a livello semiprofessionale.

Stando a quanto raccontato dalla presunta vittima il fatto è avvenuto in un appartamento di Quezzi nell’aprile del 2022. In tre occasioni la giovane ha denunciato cosa è accaduto quella sera: un mese dopo la presunta violenza davanti agli ispettori della squadra mobile, nell’ottobre scorso al pubblico ministero Gabriella Dotto e nelle scorse settimane in tribunale nel corso dell’incidente probatorio, una sorta di anticipazione del processo.

Ero come una bambola. Quei due mi prendevano, mi giravano, mi muovevano come volevano. Io sono magra ed esile. Loro sono due pallanuotisti forti e prestanti. Non potevo nulla contro di loro, contro la loro forza".

La ragazza ha spiegato come le lesioni le siano state inferte dopo che si era rifiutata di compiere quegli atti, con l’obiettivo di costringerla ad andare avanti contro la propria volontà.

Ad un certo punto – prosegue – ero come sfinita, senza forze. Ma loro volevano proseguire nel rapporto. Ho fatto presente che non riuscivo ad andare avanti e uno dei due mi ha morsicato sulle gambe".

Al termine della violenza entrambi le avrebbero più volte consigliato di non raccontare nulla; ma lei ha deciso, grazie al supporto della famiglia, di rivolgersi alle forze dell’ordine dopo le cure dei medici ed è così scattata l’inchiesta.

 Il ragazzo che conoscevo bene si è avvicinato e mi ha detto chiaramente che quello che era accaduto doveva rimanere tra di noi. Che ho provato? Un profondo senso di vergogna. Non volevo che sta cosa girasse".

I due devono rispondere dunque di stupro di gruppo, ma hanno sempre ribadito di avere avuto solo rapporti consensuali con la ragazza. Secondo la pm “abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica in cui versava" la ragazza "al momento del fatto, in quanto alterata dall’abuso di sostanze alcoliche, la costringevano a compiere e subire atti sessuali, procurandole varie lesioni”. Violenze che sarebbero state filmate.

Ma non è tutto. Gli investigatori hanno trovato tracce video non solo della notte con lei. Ci sarebero ulteriori filmati di atti sessuali con altre ragazze. Per questi motivi, ora dovranno rispondere anche dell’accusa di ‘revenge porn‘. Nello specifico la Procura li accusa anche di "interferenze illecite nella vita privata" e "diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti".

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