Stupro di gruppo di Palermo, gli imputati: “Siamo innocenti, lei voleva provare nuove esperienze”
Non cambia la linea difensiva dei ragazzi accusati di aver stuprato una ragazza di 19 anni al Foro Italico di Palermo nel luglio del 2023. Si sono dichiarati innocenti e hanno sostenuto che quella sera non ci fu “nessuna violenza” perché la presunta vittima era consenziente. L’esame di 5 dei sei imputati si è svolto oggi davanti alla seconda sezione del tribunale di Palermo, presieduta da Roberto Murgia.
Stando alla loro ricostruzione, sarebbe stata la ragazza, dopo averli incontrati alla Vucciria, a convincerli a spostarsi nel cantiere abbandonato dove poi sarebbe avvenuta la presunta violenza di gruppo. Secondo il racconto degli imputati, la diciannovenne scelse di avere un rapporto sessuale con tutti i ragazzi per "provare nuove esperienze".
Non sarebbe stata la prima volta che, così avrebbe detto, aveva rapporti con più persone contemporaneamente. Lei stessa avrebbe guidato il gruppo, sempre stando a quanto ricostruito dagli imputati, per evitare di incrociare lungo la strada il datore di lavoro del suo ragazzo di allora, nel timore che potesse riconoscerla. Hanno inoltre sostenuto che la 19enne fosse perfettamente cosciente, seppur brilla. E hanno ammesso che a un certo punto avrebbe chiesto loro di fermarsi e, in quel momento, il rapporto sessuale sarebbe stato interrotto.
Gli interrogatori sono durati cinque ore. In quattro erano presenti in aula, due hanno partecipato all’udienza in videocollegamento. Tutti sono ancora detenuti. Un settimo imputato, minorenne la notte dei fatti, è già stato condannato.
La prossima udienza è in programma il 27 settembre per la requisitoria del pm e gli interventi dell’avvocato Carla Garofalo, che difende la vittima, e delle parti civili che assistono le associazioni costituite. Il prossimo 4 e 11 ottobre ci sarà la replica dei legali degli imputati.