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Stupro di Bolzano: la vittima 16enne è stata narcotizzata e filmata durante gli abusi

I particolari della violenza emergono dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 37enne arrestato. Era stata la stessa vittima a denunciare la violenza, riferendo agli inquirenti di aver conosciuto l’uomo a una fermata del bus e di essere stata convinta a seguirlo per partecipare a una festa.
A cura di Susanna Picone
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Sono terribili i dettagli che emergono dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’operatore socio sanitario 37enne accusato di avere stuprato a Bolzano una ragazzina di 16 anni tra il 4 e il 5 agosto scorso.

La vittima, violentata una prima volta in auto, sarebbe stata filmata e fotografata mentre subiva le violenze. E quando l’uomo l’ha portata a casa, gli abusi sarebbero andati avanti (e nel mentre lui ordinava anche il sushi per cena). La giovane ha trascorso 24 ore col suo aguzzino.

Le accuse nei confronti dell’arrestato sono di violenza sessuale aggravata dall’utilizzo di sostanze narcotiche e dalla minore età della vittima, sequestro di persona, cessione di droga, procurato stato di incapacità. L’uomo avrebbe costretto la ragazzina ad assumere tranquillamente e fumare spinelli.

Secondo la ricostruzione, la sera in cui è iniziato tutto l’uomo ha avvicinato la 16enne a una fermata del bus: la ragazza aveva litigato con i genitori, che le avevano tolto il cellulare. Lui le avrebbe proposto di fumare insieme, poi anche di andare a una festa dove non sono mai arrivati.

Le ha anche offerto una bottiglietta d’acqua che aveva in auto. “Mi è sembrato che quell’acqua lasciasse uno strano sapore sulla lingua”, ha riferito la minorenne, secondo la ricostruzione che oggi fa Repubblica.

Quando già l’auto era arrivata a Trento la ragazza avrebbe chiesto di “tornare a casa”, ma ben presto sono iniziati gli abusi. L’uomo si è appartato in un piccolo parcheggio con “la scusa di aver visto i carabinieri e per consentirle di riprendersi nel caso di un controllo” e ha iniziato a violentarla. Lei si è poi addormentata, stordita probabilmente da quell’acqua che conteneva qualcosa, e si è risvegliata quando si è accorta che “l’uomo le aveva infilato le dita in bocca, come se stesse spalmando all’interno del cavo orale qualcosa di appiccicoso e amaro”. Forse un’altra droga.

A quel punto l’ha portata a casa. Il cellulare del 37enne è sotto sequestro: si aspetta di potere estrapolare quel materiale che, secondo la vittima, è stato girato mentre lei diceva di “No”. La ricostruzione della vittima, che si è liberata dal suo aguzzino il giorno dopo, appare al giudice “dichiarazioni coerenti e immuni da vizi argomentativi”.

Durante l'interrogatorio di garanzia l’uomo ha fatto parziali ammissioni sulla vicenda. Il 37enne era stato arrestato lunedì mattina dagli agenti della squadra mobile della Questura, in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip. Nell'appartamento in cui viveva sono state sequestrate numerose confezioni di farmaci che saranno confrontate con i risultati dei test tossicologici sulla 16enne, per acquisire ulteriori elementi.

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