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Stupro a Cattolica, scarcerati i due stagionali: “Hanno fatto solo doccia alla turista per farla riprendere”

Non è stato convalidato l’arresto del cameriere italiano 48enne e del pizzaiolo egiziano 59enne fermati dopo la denuncia di una 27enne svizzera in vacanza in Riviera. I due avevano già chiamato il 118, secondo il gip volevano solo aiutarla.
A cura di Biagio Chiariello
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In appena 5 minuti non avrebbero potuto usare violenza sessuale su una donna che avevano messo sotto la doccia per farla riprendere dall'uso di alcol e droga. Su queste basi sono tornati al lavoro dopo essere stati scarcerati su disposizione del gip del Tribunale di Rimini il cameriere 48enne e il pizzaiolo 59enne arrestati a Cattolica nel tardo pomeriggio del 15 luglio con l’accusa di aver stuprato una turista ubriaca di 27 anni arrivata dalla Svizzera, soccorsa dal personale del 118 nella stanza di un albergo.

Per la giudice l'accusa di violenza sessuale non è sostenuta da indizi sufficienti. Il magistrato ha evidenziato come il loro sarebbe stato solo un modo abbastanza incosciente di aiutare una persona priva di coscienza.

Lunedì scorso i due lavoratori stagionali in Riviera (un italiano della provincia di Frosinone e un egiziano), erano stati portati in carcere dopo le indagini dei carabinieri. Agli inquirenti avevano raccontato di essersi imbattuti nella donna, barcollante, nei pressi dell'albergo dove sono impegnati. Dal momento che i soccorsi – chiamati da loro due stessi – tardavano, la turista, con la bava alla bocca e le labbra livide, sarebbe stata poi portata in camera, spogliata e messa sotto la doccia.

Nel frattempo il 48enne scende ad aspettare il 118. Gli operatori arrivano nove minuti dopo la prima chiamata – secondo quanto ricostruito – e trovano la ragazza nuda, pare in lacrime, con i capelli bagnati. I sanitari la portano in ospedale e, anche sulla base delle loro dichiarazioni, i due uomini vengono fermati. Gli elementi raccolti però non convincono il gip, anche perché dagli esami svolti al pronto soccorso non emergono prove compatibili con un'aggressione.

La turista 27enne intanto sporge denuncia. "Sono basita – ha attaccato l’avvocato Giovanna Marro, legale della presunta vittima – perché il provvedimento del gip entra nel merito della vicenda in maniera sorprendente. E secondo me colpevolizza quasi la ragazza, vittima di quanto accaduto alla luce del fatto che è emerso che è stata denudata e portata in una camera d’albergo da sconosciuti".

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