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Stuprata nel bagno di un locale a Firenze: “Ero a terra, una donna mi ha vista ed è andata via”

Secondo quanto raccontato dalla vittima della violenza sessuale avvenuta il 18 giugno a Firenze, nel bagno di una discoteca, nessuno dopo l’abuso si sarebbe offerto di aiutarla. “C’era una ragazza che mi ha rimproverato per il tempo trascorso in bagno. Le ho detto che mi hanno violentata e lei è andata via”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Violentata nel bagno di una discoteca mentre la gente era in fila per entrare. A raccontare l'orrore dell'abuso sessuale, la ragazza australiana che ha subito l'aggressione nel locale di Firenze. "Chiedevo aiuto e nessuno mi sentiva, anche se c'erano persone in fila per entrare. Dopo che lui è andato via mi sono accasciata per terra. Una ragazza è entrata e mi ha rimproverato perché occupavo il bagno da troppo tempo, allora le ho detto che mi hanno violentata. Lei ha girato le spalle e se ne è andata".

Un racconto agghiacciante, quello dell'ennesima giovane vittima di violenza sessuale in Italia. La ragazza si trovava in vacanza a Firenze e nella serata del 18 giugno è stata violentata nel bagno di un locale di via de' Benci. L'aggressore, un uomo di 26 anni, è finito in carcere la settimana scorsa.

La vittima è stata soccorsa da alcune ragazze inglesi che l'hanno trovata in bagno in condizioni disperate. Le giovani, avendo capito la gravità di quanto accaduto, hanno allertato i soccorsi. L'autore della violenza è stato fermato un mese dopo l'aggressione grazie alle telecamere di videosorveglianza interne. Gli addetti alla sicurezza del locale hanno poi fatto il resto.

Il 26enne è infatti tornato nella discoteca poco tempo dopo l'abuso e lo staff ha allertato i carabinieri senza mai perdere d'occhio il giovane che nel frattempo si aggirava tra le clienti del locale. Le forze dell'ordine lo hanno identificato e perquisito.

Al momento del fermo, l'aggressore indossava le stesse scarpe e gli stessi orecchini del 18 giugno. Il 26enne è stato riconosciuto in foto dalla vittima. Secondo quanto raccontato dalla giovane, i due non si sono mai parlati. Lui l'avrebbe osservata in pista per poi avvicinarsi a lei al bancone del bar. Dopo un bacio, lei lo avrebbe allontanato per andare alla toilette.

Il 26enne l'ha seguita fino ai bagni della discoteca per abusare di lei e poi, all'1.18, il giovane si sarebbe allontanato per dirigersi in piazza Santa Croce. Stando a quanto reso noto, la vittima non era ubriaca ed è stata trovata in bagno sanguinante.

Il 18 agosto i carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare chiesta e ottenuta dalla Procura e il nigeriano, difeso dall’avvocato Francesco Stefani, è finito a Sollicciano. Nell’interrogatorio di garanzia si è difeso dicendo che non c’è stata violenza.

Secondo il gip Angela Fantechi, il 26enne avrebbe compiuto il fatto con "particolare spregiudicatezza" all'interno di un bagno di un locale pubblico, pur trovandosi davanti a una fila di persone in attesa. "Neppure la possibilità concreta di essere scoperto – scrive il gip nell'ordinanza – e fermato, ha frenato l'indagato che poi è tornato nuovamente nel locale frequentato da ragazzine giovanissime che possono diventare facili prede".

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