Studenti contro la compagna disabile: “Non andiamo in gita per colpa sua”

Gite annullate per “colpa” di una ragazzina disabile. È  questa la ragione che ha scatenato una polemica tra genitori e insegnanti  all'istituto tecnico sperimentale Albe Steiner di Corvetto a Milano, dove, appunto, una 17enne costretta su una sedia a rotelle sarebbe stata accusata dai compagni di classe di essere la responsabile dell’annullamento delle gite scolastiche. A parlare della vicenda e delle relative dichiarazioni (contrastanti) dei protagonisti è il quotidiano Repubblica. La mamma della ragazzina disabile ha parlato apertamente di “discriminazione”, mentre i docenti fanno riferimento a delle incomprensioni tra genitori e a disguidi che presto saranno risolti. La polemica sarebbe nata quando qualche ragazzo avrebbe detto a casa dai genitori che “siccome lei è disabile, nessuno potrà andare al pattinaggio o alla giornata di equitazione”. Parole che avrebbero fatto nascere una discussione sulla mailing list dei genitori della classe, con alcuni che – riferendosi alla giovane disabile – avrebbero fatto riferimento ad altre minoranze da tutelare.

I genitori avrebbero consigliato alla mamma della 17enne disabile “una scuola speciale” – La mamma della studentessa disabile, da parte sua, ha detto che addirittura una rappresentate del consiglio di istituto le avrebbe consigliato di mandare la figlia in una scuola speciale, “come si fa all’estero”. Insomma, sarebbero state diverse le frasi discutibili nei confronti della giovane. A cercare di calmare le acque sono state poi le docenti: “Mi spiace che la mamma non sia venuta a lamentarsi con me, invece di rispondere alle mail di altri genitori, che senz'altro possono anche aver scritto cose abominevoli, ma che non hanno titolo per parlare delle gite di classe. Non credo che questo tema vada trattato via mail, ma sedendosi attorno a un tavolo, in modo civile”. Per i docenti le gite sono state cancellate per problemi di disciplina della classe, che la giovane disabile insomma non c’entra nulla. E che loro non permetteranno che la studentessa sia discriminata.