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Studentessa suicida a Lecce, svolta nelle indagini: 19enne indagato per violenza sessuale

Il 19enne si professa innocente e rigetta ogni accusa. Ha ammesso un rapporto sessuale con la 21enne ma ha sostento che si sia trattato di un rapporto consenziente. Oggi l’autopsia sul corpo della giovane.
A cura di Antonio Palma
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Prima svolta nelle delicate indagini sulla morte della studentessa francese in Erasmus a Lecce. Nelle scorse ore la polizia ha individuato un giovane del posto che è stato interrogato e iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di violenza sessuale e istigazione al suicidio. Si tratta di un ragazzo di 19 anni che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe conosciuto la 21enne francese pochi giorni prima della tragedia.

Il giovane, che si professa innocente e rigetta ogni accusa, sarebbe stato individuato ripercorrendo gli ultimi giorni di vita della 21enne, morta suicida e trovata cadavere nella sua stanza a Lecce domenica scorsa. L'indagine a suo carico al momento è un atto dovuto a sua tutela per l’eventuale nomina di periti di parte per gli esami irripetibili come l’autopsia.

Il pubblico ministero Rosaria Petrolo, infatti, conferirà  l'incarico dell’esame post mortem al medico legale Alberto Tortorella nelle prossime ore e solo successivamente darà il via libera al rilascio della salma ai genitori della ragazza.

Gli agenti della squadra mobile di Lecce, che indagano sull'accaduto coordinati dalla procura della Repubblica salentina, hanno scoperto che la giovane aveva incontrato il 19enne poche sere prima di morire. Agli atti anche un selfie, che il ragazzo si sarebbe fatto da solo davanti alla porta d'ingresso dell'abitazione della ventunenne.

Identificato e interrogato come persona informata dei fatti, il diciannovenne avrebbe ammesso un rapporto sessuale con la 21enne ma ha sostento che si sia trattato di un rapporto consenziente. Prima di morite, invece, la ragazza aveva parlato di presunti abusi e ai medici dell’ospedale dove si era recata aveva raccontato di una violenza sessuale subita

Il personale medico le aveva consigliato di presentare immediata segnalazione alle forze dell’ordine che però non è mai arrivata. La 21enne infatti non si era mai recata a sporgere denuncia. Nel biglietto ritrovato in casa aveva scritto: "Vi amo tutti, non è colpa di nessuno, non ce l’ho con nessuno perché mi avete tanto amata ma non ci riesco più, non riesco ad accettare ciò che mi è successo, è troppo difficile per me rimanere sola".

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