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Studentessa cinese travolta dal treno, ecco perché è indagato il macchinista

Zhang Yao è stata travolta da un treno lo scorso 5 dicembre a Roma in zona Tor Sapienza mentre era ferma a parlare al cellulare con una amica. Per la tragedia, avvenuta dopo che la ragazza era stata derubata, è stato indagato il macchinista alla guida del regionale. Il fascicolo riguarda il reato di omicidio colposo.
A cura di Angela Marino
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Correva alla velocità di 150 chilometri orari il convoglio che ha travolto Zhang Yao, la studentessa cinese rimasta uccisa a Roma in zona Tor Sapienza, il 5 dicembre e ritrovata quattro giorni dopo tra i cespugli accanto ai binari, all’altezza di via Guglielmo Sansoni. Il pm  Pierfilippo Laviano e la Procura di Roma hanno indagato per omicidio colposo il macchinista, C. C., 37 anni, di origini abruzzesi, difeso dall’avvocato Diego Sabatino. Si tratta di un atto dovuto che accerterà la parte avuta dal ferroviere nel tragico incidente, sebbene sia stato già accertato che la velocità sostenuta dal regionale in quel tratto era del tutto nella norma. È verosimile che la posizione dell’uomo venga archiviata. A sbalzare la ragazza è stato lo spostamento d’aria generato dal passaggio del treno, il vagone l'ha colpita di striscio e poi scaraventata in una scarpata di tre metri.

L'incidente

La giovane era andata a ritirare un permesso per il suo soggiorno di studio al vicino ufficio immigrazione quando è stata agganciata da tre malviventi che le hanno strappato la sua borsetta firmata Alexander McQueen. La ragazza si è lanciata all'inseguimento dei ladri correndo attraverso i binari. Non avendoli raggiunti, si è quindi fermata per chiamare al telefono un'amica e chiederle soccorso. Il convoglio l'ha falciata proprio mentre stava parlando al cellulare.  Per la ragazza, purtroppo non c'è stato niente da fare: il torace aveva subito una torsione completa e le gambe erano state maciullate. In quel momento nessuno si è accorto di quanto stava accadendo. In un primo momento, Zhang, che studiava all'Accademia di Belle Arti a Roma, era stata creduta scomparsa, solo successivamente è stata identificata nel corpo trovato tra i cespugli. Un testimone, Davide Pasquali, titolare di una impresa che rifornisce di gelati Algida un negozio al numero 86 di via Salviati, alcuni giorni dopo la tragedia si è rivolto alle autorità per raccontare quanto gli avevano riferito i suoi dipendenti quel giorno, ovvero di aver sentito un urlo di donna prolungato e straziante provenire dalla zona vicino allo stabilimento. I genitori della studentessa sono volati immediatamente in Italia per riconoscere il corpo della giovane.

I precedenti

I tre rapinatori, invece, sono stati immortalati da un video da una telecamera di videosorveglianza di un'azienda del posto. Secondo quanto ricostruito, i tre proverrebbero dall'accampamento rom di via Salviati. Per ora devono rispondere solo di rapina mentre il macchinista alla guida del convoglio deve rispondere di omicidio colposo. In circostanze del genere, anche se si tratta di un incidente o di un suicidio, avendo cagionato involontariamente la morte di una persona il macchinista viene comunque indagato per omicidio colposo. È successo anche a Novara lo scorso 7 dicembre, dove una automobilista è stato investito da un convoglio in corsa mentre attraversava un passaggio a livello. Anche in quel caso il ferroviere è stato indagato per omicidio.  Il 7 agosto 2014 un cinquantenne che camminava lungo i binari è stato travolto da un treno ed è rimasto gravemente ferito. Il macchinista è stato indagato per lesioni colpose.

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