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Studente bocciato senza interrogazione: risarcito con 5000 euro

Bocciato all’esame di maturità, uno studente porta la scuola in tribunale: sarà risarcito con 5000 euro. Durante il colloquio, infatti, il giovane era stato interrogato superficialmente.
A cura di Carmine Della Pia
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esami di maturità

Maxirisarcimento per uno studente fiorentino: 5000 euro per la bocciatura all'esame di maturità avvenuta nel 2004. Il Tar aveva già riconosciuto l'illegittimità della bocciatura per lo studente che 8 anni fa era stato bocciato all'esame di maturità, un colloquio, sostenne il giovane, avvenuto in modo superficiale, quasi senza interrogazione. Lo studente era stato costretto a ‘riparare' presso un istituto privato ma il Tar, appunto, aveva definito illeggittima la bocciatura. Il ragazzo, così, non si arrese, e, a causa delle enormi spese che era stato costretto ad affrontare, tornò in tribunale, ed è ora riuscito a ricevere un maxirisarcimento: 5000 euro, cifra corrispondente a quanto sborsato per l'istituto privato che aveva dovuto frequentare, oltre che per le spese legali.

Un esame senza interrogazione

Lo studente risarcito sosteneva, nel 2004, l'esame di Stato presso il liceo artistico statale ‘Leon Battista Alberti' di Firenze. Otto anni fa il ragazzo non riuscì ad ottenere la sufficienza, così fu in grado di superare l'esame di maturità solo l'anno successivo, presso un istituto privato. In quei mesi, però, lo studente aveva presentato ricorso al Tar contro la decisione della commissione. Nel febbraio del 2006, il Tar annullò la bocciatura. Contrariamente a quanto previsto dall'ordinanza ministeriale 35 dell'8 aprile 2003, infatti, lo studente non era stato interrogato in tutte le materie dell'anno, bensì soltanto in italiano, anatomia artistica e storia.

Un colloquio superficiale che pregiudicò, pertanto, la promozione del ragazzo. Una volta giunto l'annullamento della bocciatura, il ministero dell'istruzione non presentò appello, per cui la sentenza fu definitiva. Eppure, siccome la bocciatura del 2004 aveva costretto il ragazzo a frequentare una scuola privata, questi si rivolse di nuovo al Tar per chiedere i danni: anche stavolta il tribunale gli ha dato ragione, risarcendo di ben 5000 euro. Un caso, spiegano gli avvocati, senza precedenti, in Italia, per una bocciatura a scuola.

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