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Caso Bibbiano, news sull'inchiesta Angeli e Demoni

Strappati ai genitori senza motivo, il calvario di due bimbi finiti nel “sistema Bibbiano”

Il calvario di due fratellini di due e cinque anni finiti loro malgrado negli ingranaggi dei metodi adottati dai Servizi Sociali della Val d’Enza e ora al centro di una inchiesta del Procura di Reggio Emilia che vede decine di indagati. Sottratti prima ai genitori e poi anche alla famiglia affidataria prima che un tribunale ordinasse il ritorno a casa.
A cura di Antonio Palma
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Strappati ai genitori da un giorno all’altro senza alcun motivo grave e consegnati ad una famiglia affidataria, poi tolti anche a questi e collocati in una struttura per minori a decine di chilometri di distanza fino a quando un giudice ha stabilito che non vi era nessun motivo valido e li ha fatti ritornare a casa. Dopo quattro lunghi anni. È l'assurdo calvario subito da due fratellini di 2 e 5 anni finiti loro malgrado nel cosiddetto Sistema Bibbiano, il metodo adottato dai Servizi Sociali della Val d’Enza e ora al centro di una inchiesta della Procura di Reggio Emilia che vede decine di indagati. A raccontare la loro storia a Il Resto del Carlino è l'avvocato di famiglia che solo dopo anni e svariati ricorsi, è riuscito a dimostrare ai giudici l'assoluta arbitrarietà dell'allontanamento dei minori. "Il maschietto sarebbe stato visto in strada da solo da un vicino, un’altra volta avrebbe avuto una lente degli occhiali incrinata ma non c’è un’analisi della presunta inadeguatezza genitoriale" ha aggiunto l'avvocato

Una storia che ha avuto conseguenze devastanti sui piccoli ora pesantemente traumatizzati. Per questo il legale è pronto a presentare un esposto-denuncia alla Procura per fare luce sulle condotte e le presunte "gravissime negligenze operative" sei servizi sociali. La vicenda nasce nell’ottobre 2015 quando i Servizi Sociali allontanano i piccoli dai genitori e li portano in una casa famiglia. "Non sappiamo perché i Servizi abbiano allontanato i piccoli. Erano nutriti e vestiti normalmente, andavano a scuola, non subivano maltrattamenti o trascuratezza. La famiglia era compatta e aveva già allevato un ragazzo. C’era solo una fragilità caratteriale della madre, seguita dal Centro di Salute Mentale, ma per la quale gli psichiatri non la ritenevano inidonea al ruolo materno" ha sottolineato il legale al quotidiano.

Le cose sono peggiorate ulteriormente quando anche la famiglia affidataria ha chiesto aiuto ai Servizi sociali rilevando la sofferenza dei bimbi per la lontananza dai genitori. Come risposta, dopo un anno dall'affido per loro è arrivata una denuncia per abusi sessuali e i piccoli sono stati allontanati di nuovo e portati in un centro prima che il tribunale valutasse tutto quello che è accaduto non ragionevole riconsegnandoli ai genitori. In tutto questo tempo a seguire i piccoli gli stessi psicologi e assistenti sociali indagati nell’inchiesta "Angeli e demoni".

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