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Strangolata e uccisa sul greto del fiume, Nevila vittima di esecuzione: si cerca un’auto bianca

Le testimonianze avrebbero indicato anche il modello dell’auto, oltre al colore, e ora gli inquirenti stanno vagliando tutti i video delle telecamere di sicurezza della zona per risalire alla targa.
A cura di Antonio Palma
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Un’auto bianca su cui la vittima sarebbe salita poco prima di essere barbaramente uccisa e infine trascinata lungo il greto del torrente Parmignola, in località Marinella, a Sarzana, in provincia di Massa Carrara. È la vettura che stanno cercando gli inquirenti impegnati nelle indagini sul terribile assassinio di Nevila Pjetri, la 35enne trovata morta nelle prime ore di domenica in una zona raggiungibile solo a piedi.

A indicare il mezzo sono state alcune amiche che l'hanno vista salire bordo della vettura guidata da un uomo non lontano dal luogo del ritrovamento del cadavere della donna di origine albanese. Fin da subito gli inquirenti si erano indirizzati sull’ambiente della prostituzione e infatti proprio dalle altre donne in zona hanno potuto apprendere elementi molto utili ai fini investigativi.

Le testimonianze avrebbero indicato anche il modello dell’auto, oltre al colore, e ora gli inquirenti stanno vagliando tutti i video delle telecamere di sicurezza della zona come quelle dei distributori di carburante che si trovano lungo il possibile tragitto della vettura. Si cerca di risalire così alla targa del veicolo e quindi all’identità dell’assassino, che al momento è ricercato soprattutto tra Liguria e Toscana.

In attesa dell’autopsia sul cadavere della vittima, già disposto dai pm e che sarà eseguito nelle prossime ore, il primo esame esterno del corpo ha indicato uno dei possibili scenari dell'assassinio.  Secondo una sommaria ricostruzione, la donna sarebbe  ìstata uccisa altrove e poi trascinata sul luogo del ritrovamento, anche se probabilmente l’assassinio è avvenuto nelle vicinanze. La donna sarebbe stata strangolata, come mostrano i segni sul collo, ma è possibile che il killer abbia poi sparato alla testa alla giovane donna come una vera e propria esecuzione visto che in testa aveva una ferita compatibile con un proiettile.

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