Strangola la madre col foulard, la figlia ai carabinieri: “Pensavo di poterla accudire da sola, ho sbagliato”

È detenuta nel carcere fiorentino di Sollicciano Giuseppina Martin, la donna di 67 anni accusata di aver ucciso la madre di 93 anni, Mirella Del Puglia, alle prime luci dell'alba di ieri, strangolandola con un foulard. Il delitto si è consumato nell’abitazione di San Giovanni Valdarno (Arezzo), dove la donna viveva con il marito e, da alcune settimane, con la madre, ormai incapace di rimanere da sola nel suo appartamento.
Giuseppina Martin, ex dipendente comunale, è stata interrogata dal pubblico ministero Francesca Eva nella caserma dei carabinieri di San Giovanni Valdarno. Secondo quanto trapela, la donna avrebbe ammesso di aver commesso l’errore di “pensare di poter gestire tutto da sola” e di non aver chiesto aiuto per accudire la madre, ormai gravemente malata. La 93enne, infatti, non era in grado di camminare e soffriva di un significativo decadimento mentale, condizione che si era ulteriormente aggravata da quando si era trasferita a vivere con i familiari.
Giuseppina Martin ha raccontato di notti difficili, durante le quali la madre si alzava continuamente e necessitava di essere sorvegliata. La donna ha dichiarato di essere giunta a un punto di esaurimento fisico e psicologico, una condizione che, secondo lei, l’ha portata al tragico gesto. Subito dopo aver compiuto l’omicidio, la 67enne avrebbe chiamato i carabinieri per denunciare il fatto.
Nel corso dell’interrogatorio, Giuseppina Martin ha anche riferito che con il marito, ex assessore comunale a San Giovanni Valdarno, aveva programmato di recarsi a trovare la figlia ad Avezzano, ma il viaggio era stato rinviato proprio a causa delle difficoltà legate alle condizioni di salute della madre.
Il corpo della vittima è stato sottoposto a un accertamento cadaverico, mentre domani è previsto l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Arezzo.