Strage studentesse Erasmus, a Venzone l’ultimo saluto a Elisa Valent
Si sono conclusi sulle note dei Queen i funerali questa mattina a Venzone (Udine) di Elisa Valent, una delle studentesse italiane decedute nell'incidente che ha coinvolto un bus con a bordo ragazzi partecipanti al programma Erasmus in Spagna. Attorno alla bara adornata con un cuscino di tulipani rosa e gialli e un giglio si sono riuniti i genitori, la sorella, i parenti e tutti i compagni e amici della venticinquenne. Alle esequie hanno partecipato anche il sindaco del Comune, Fabio Di Bernardo, la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, il prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto e il comandante provinciale dei carabinieri di Udine Marco Zearo. La loggia dell'antico municipio di Venzone era piena di foto ritraenti il volto sorridente di Elisa, mazzi di fiori, pelouche e pupazzi. Il corteo è stato aperto da un gruppo di majorette, di cui la ragazza faceva parte. Si è trattato di un funerale laico, ma era ugualmente presente il parroco di Venzone, don Bertossi.
"Elisa, sarai sempre la mia roccia", è stato il ricordo della sorella la sorella; mentre un'amica ha voluto dedicare un altro pensiero: "Sappiamo che qualcosa di eterno esiste. Non le case. Non le cose. Gli esseri umani. Nel loro profondo". Prima della conclusione del funerale gli amici hanno voluto far ascoltare la voce di Elisa che intonava una canzone degli 883, gli anni. Chi c'era ha voluto ricordare una ragazza "vulcanica, sempre in ritardo, piena di fantasia". Sono intervenuti anche rappresentanti dell'istituto scolastico di Gemona, frequentato da Elisa, e dell'universita' di Padova dove stava compiendo gli studi. La salma della venticinquenne, partita da Carnia, è stata portata a Tarcento, nella Casa Funeraria di via Udine. Le offerte per Elisa saranno devolute al reparto di pediatria dell'ospedale di Tolmezzo.
