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Incidente Funivia Stresa-Mottarone

Strage Mottarone, a quanto ammonta il risarcimento milionario per le famiglie delle 14 vittime

Rivelata la cifra complessiva degli indennizzi riconosciuti ai familiari delle 14 vittime (e al piccolo Eitan, unico sopravvissuto) sommando quanto garantito da Leitner e da Reale Mutua, l’assicurazione della società Ferrovie del Mottarone e di alcuni degli imputati.
A cura di Biagio Chiariello
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Una cifra tra i 25 e 30 milioni di euro: a tanto ammonta il risarcimento che è stato riconosciuto ai familiari delle 14 vittime della tragedia del Mottarone, avvenuta il 23 maggio 2021 a seguito della rottura del cavo trainante della funivia.

L'unico sopravvissuto di quel dramma fu il piccolo Eitan, oggi 9 anni: il bimbo che nell'incidente perse entrambi i genitori, il fratello minore e i bisnonni ha ricevuto un indennizzo di 3 milioni di euro. Cifre, secondo quanto trapela dall'udienza preliminare in corso a Verbania, che rappresentano la somma di quanto garantito da Leitner e da Reale Mutua, l'assicurazione della società Ferrovie del Mottarone e di alcuni degli imputati.

Con questo accordo fra i legali dei parenti delle vittime e le società che aveva in gestione l’impianto, si chiude la parte dei procedimenti penali che riguarda i risarcimenti spettanti alle vittime. Cominceranno ora le udienze per valutare la richiesta di rinvio a giudizio della procura nei confronti dei presunti responsabili della strage: sei persone fisiche e le società Leitner e Ferrovie del Mottarone.

La questione della ricostruzione del Mottarone

Intanto la sindaca di Stresa, Marcella Severino, ha fatto sapere che l'impianto del Mottarone "al momento è ancora della Regione Piemonte, perché ai tempi non sono stati fatti tutti i passaggi necessari al trasferimento della proprietà". E ha precisato: "Sarà un problema che dovremo affrontare, perché la Regione è su un'altra posizione. Vedremo come dipanare questo
nodo, che è fondamentale" per poter procedere alla ricostruzione della funivia.

Severino ha confermato che "a occuparsi della progettazione del nuovo impianto sarà Monterosa 2000, una società partecipata regionale scelta dalla Regione", ma non si è ancora affrontato il tema della futura gestione. "Ho parlato con i tecnici di Monterosa 2000 e vogliono rispettare la scadenza del 2025" ha concluso Severino

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