Strage di Monreale

Strage Monreale, in un audio la testimonianza della rissa in cui sono morti tre ragazzi: cosa emerge

Su Tik Tok è stato pubblicato un video con due messaggi audio inviati su whatsapp da un testimone della rissa a Monreale in cui sono morti tre ragazzi: i cugini Andrea Miceli e Salvatore Turdo, di 25 e 23 anni, e Massimo Pirozzo, di 25. Al momento è stato fermato Salvatore Calvaruso.
A cura di Giorgia Venturini
186 CONDIVISIONI
I tre ragazzi uccisi a Monreale
I tre ragazzi uccisi a Monreale
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

C'è un video sulla strage di Monreale che sta facendo il giro dei social. Sono stati pubblicati due messaggi audio inviati su whatsapp da un testimone della tragedia in cui sono morti tre ragazzi: i cugini Andrea Miceli e Salvatore Turdo, di 25 e 23 anni, e Massimo Pirozzo, di 25. Sono stati uccisi a colpi di pistola in piazza a Monreale, in Sicilia. Qui si era riunita una folla, in occasione anche di una imminente festa in paese. Poi è iniziata la violenza.

Tutto è scoppiato con una rissa, il cui motivo è ancora in fase di accertamento: in un video, anche in questo caso girato da un ragazzo, si sentono grida e qualcuno che prova a difendersi lanciando i caschi. Poi qualcuno, forse a raffica e senza mirare, avrebbe esploso una ventina di colpi partiti da più armi. Ma quanti sono stati a sparare? Su questo si stanno focalizzando le indagini dei carabinieri e della Procura di Palermo. Al momento è stato fermato Salvatore Calvaruso, il 19enne ora attende la decisione sulla convalida del fermo. Davanti agli investigatori avrebbe ammesso una debole confessione per poi avvalersi della facoltà di non rispondere. Si cercano eventuali complici.

Video thumbnail

Il racconto della strage di Monreale, gli audio diffusi su TikTok: cosa emerge

I carabinieri hanno ascoltato anche i messaggi audio, in palermitano stretto, che girano su Tik Tok. Si stanno facendo gli accertamenti del caso ma il focus delle indagini non è certo su quanto postato sui social. Ma cosa si sente in questi audio?

A raccontare quello che è successo è un amico della vittima Salvatore Turdo. Ecco alcuni passaggi: "Eravamo io e toto. Dato che questi avevano adocchiato il motorino di Salvo e ci hanno visti nel momento in cui ci stavamo spostando (…) arriva questo e ci taglia la strada velocemente con il motore…come a dire..che ci dovevano prendere in giro e Toto gli dice (….) ‘ma che minchia fai? Perché non ci vai piano che ci sono anche i bambini qui?' E lui gli dice: ‘Ma tu chi minchia sei?'".

E successivamente qui continua lo scambio di parole: "Come chi minchia sono? mi stai investendo e non ti devo dire nulla. Apposto…E anzi qua si era calmato". Poi la violenza: "Arriva (….) in cerchio con il casco in mano e scende dal motore e ‘dice cosa c'è? Cosa avete?' E io dico apposto ragazzi ci stiamo divertendo tutti…arriva suo cugino Andrea (…). Tempo che gli chiede scusa…". A questo punto ci sarebbero stati colpi di casco che hanno fatto partire la rissa.

E ancora: "Loro le hanno prese perché le hanno prese forte..ragazzi la maggior parte  aveva ferite in faccia..chi si è salvato erano solo in due perché avevano il casco. Ma in faccia erano feriti. Non si sono tenuti l'offesa e hanno tirato fuori le pistole". Infine la violenza con gli spari: "Lo hai capito che l'hanno ucciso davanti davanti a me? Che come hanno preso lui potevano prendere pure a me? Lui (Salvo) mi è morto in mano…mi è caduto in mano..io sono rimasto scioccato. L'altro ragazzo al quale avevano sparato al collo mi chiedeva aiuto ma io non sapevo cosa fare".

186 CONDIVISIONI
15 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views