Strage migranti, un cimitero in fondo al mare: “I cadaveri rimarranno lì a lungo”
Pochi minuti fa il Procuratore di Catania, Giovanni Salvi, ha confermato le indiscrezioni trapelate nelle ultime settimane circa il numero di morti a seguito della più grande strage di migranti, avvenuta lo scorso 18 Aprile. Il numero di persone presenti sul "barcone della morte" si aggira intorno ai 700-800, come già dichiarato da alcuni superstiti subito dopo il naufragio. Il peschereccio, infatti, avrebbe potuto ospitare verosimilmente all'incirca 800 persone, come ha ribadito la Procura che ha aggiunto di aver individuato "tantissimi corpi" a seguito della localizzazione del relitto in mare. Intanto gli incidenti probatori sono stati quasi completati mentre la Marina militare ha messo a disposizione per le ricerche alcuni mini sommergibili.
Nessun segno di percosse sui superstiti e cadaveri recuperati
"Noi vogliamo accertare i reati commessi e punire i responsabili" ha dichiarato Giovanni Salvi. Non è ancora chiaro, invece, se i portelloni dell'imbarcazione fossero aperti o meno. Al momento è da escludere che i cadaveri in fondo al mare (molti all'interno della stiva inferiore del barcone, ndr) possano essere recuperati: "I corpi probabilmente rimarranno a lungo in acqua visto che le operazioni sono molto complesse e richiedono mezzi specializzati". Nei cadaveri fino ad ora esaminati dalle autorità maltesi non sono stati riscontrati segni di percosse: anche i 28 superstiti, ospiti delle strutture d'accoglienza, non sarebbero stati oggetto di torture nei rispettivi paesi di provenienza. Confermato, invece, secondo la Procura, l‘urto tra il peschereccio poi affondato e il mercantile nel "tentativo maldestro di avvicinarsi". 1200 erano gli uomini e le donne pronte ad imbarcarsi sul barcone della morte ma "soltanto" in 800 sarebbero salite a bordo: la motonave – lunga 25 metri – si troverebbe ad una profondità di 375 metri.
Oggi pomeriggio al porto di Augusta approderà la nave della Marina militare che proprio ieri ha localizzato, in fondo al mare, il "barcone della morte".