Strage di Licata, Alessia Tardino e le confidenze all’amica del cuore: “Liti continue tra zio e papà”
Aveva già raccontato le frequenti liti tra lo zio e suo padre alla sua amica del cuore. Alessia aveva confidato quanto stava accadendo senza però porre troppo l'accento sulla cosa. Nessuno avrebbe immaginato un epilogo simile a quello di ieri, quando Angelo Tardino ha ucciso il fratello Diego e ha poi sparato contro la cognata Alexandra e i due nipoti. "Alessia è, e parlo al presente perché faccio fatica a pensare al passato, una ragazza seria e pulita, i cui occhi sorridevano". Lo ha raccontato all'Adnkronos Floriana Costanzo, insegnante di italiano della ragazzina di Licata.
Nella giornata di ieri 26 gennaio, il killer poi suicida si è recato a casa del fratello Diego per discutere nuovamente i termini dell'eredità lasciata dal padre. Il 48enne non era soddisfatto della suddivisione: sosteneva che il fratello Diego, con il quale aveva una piccola attività agricola, fosse stato favorito dal genitore. Per questo motivo, al culmine di una nuova lite, ha aperto il fuoco contro di lui. Poi è entrato in casa per uccidere Alexandra, sua cognata, la nipote Alessia e il nipotino 11enne Vincenzo.
"Alessia aveva preso in mano le sorti della sua vita e stava decidendo cosa fare da grande, ma voleva costruire il suo futuro" ha raccontato l'insegnante. "Era decisa e capace di imporsi con il suo sguardo dolcissimo. Parlando con i compagni ho saputo che Alessia aveva raccontato degli screzi tra suo padre e suo zio all'amica del cuore. Ma se fosse stato un problema reale ce lo avrebbe detto". Secondo gli insegnanti, la famiglia della 15enne era uguale a tante altre. "Persone serene e i bambini avevano ottimi risultati a scuola, nulla che potesse far preoccupare".
Grande passione di Vincenzo, la vittima appena 11enne, era la letteratura: aveva lavorato a una storia fantasy insieme a un compagno di classe e con quel racconto avevano vinto un concorso letterario della casa editrice Salani. Gli istituti scolastici dei due ragazzini sono a lutto da ieri. I banchi della Seconda B e della Seconda D resteranno vuoti. Alessia sedeva al secondo banco, mentre Vincenzo occupava l'ultima fila dell'aula della scuola media Marconi.
Alexandra Ballacchino era stata rappresentante di classe, sempre presente agli incontri con gli insegnanti e alla fine delle lezioni dei figli per riportarli a casa. Il corpo docenti la ricorda come una madre attenta, giovane e sempre sorridente. Era molto fiera dei suoi figli dei quali parlava spesso. Negli ultimi tempi aveva provato a rasserenarli riguardo le liti con lo zio, minimizzando il tutto. "Lo zio grida ma poi gli passa", diceva. Eppure il 48enne aveva già minacciato il fratello Diego, che però aveva relegato tutto a parole dettate dalla rabbia.
Era lei a cercare di ammorbidire i contrasti con la cognata, Mariella Camilleri, la donna che per prima ha allertato i carabinieri. Attentamente cercava di rimettere insieme le due parti della famiglia, senza però ottenere i risultati sperati.