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Strage Lampedusa: arrestato lo scafista, inchiesta Dda su tratta di esseri umani

L’uomo, un cittadino tunisino di 35 anni, è stato riconosciuto dai supersiti della strage di Lampedusa come il comandante del barcone affondato.
A cura di Antonio Palma
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AGGIORNAMENTO: Inchiesta Dda su tratta di esseri umani. Dopo un vertice in procura ad Agrigento insieme ai pm che stanno coordinando le indagini sulla strage di Lampedusa, la Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha deciso di aprire un nuova inchiesta parallela sul caso del naufragio avvenuto al largo del'Isola siciliana. Inizialmente si era parlato di un passaggio di mano dell'inchiesta principale dalla procura di Agrigento alla Dda del capoluogo siciliano, ma i magistrati antimafia invece hanno deciso di aprire un  nuovo fascicolo a carico di ignoti per indagare sulla tratta di esseri umani in corso sulle coste dell'Africa. La procura  di Agrigento invece continuerà ad indagare sui responsabili della strage di Lampedusa.

Dopo giorni di interrogatori dei superstiti del terribile naufragio al largo delle coste di Lampedusa, la Procura di Agrigento ha emesso all'alba di oggi il fermo di polizia giudiziaria nei confronti di Ben Salem Khaled, accusato di essere lo scafista del barcone affondato. L'uomo è un cittadino tunisino di 35 anni  indicato dai superstiti della strage di Lampedusa come il comandante dell'imbarcazione. Khaled, che fino a ieri era a piede libero e alloggiava  al Centro d'accoglienza di Lampedusa insieme con i sopravvissuti, è ora formalmente accusato di omicidio plurimo, procurato naufragio e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Secondo i naufraghi tutti lo chiamavano ‘White man' perché era l'unico non di colore sul barcone ed insieme a un complice, sembra anch'egli tunisino, era l'unico a dormire nella cuccetta del barcone.

Il presunto scafista è stato prelevato da Polizia e carabinieri all'interno del Centro di accoglienza di Lampedusa, dove era già attentamente sorvegliato dalle forze dell'ordine,  e sarà trasferito ora nel carcere di Agrigento a disposizione dell'autorità giudiziaria. Le indagini della Procura proseguiranno ora per identificare anche il suo vice sul barcone che probabilmente si trova ancora all'interno del centro di accoglienza.  Intanto nonostante il maltempo sono riprese anche questa mattina le ricerche dei sommozzatori e dei palombari della Marina militare nel relitto del barcone del naufragio di Lampedusa per estrarre altri corpi rimasti imprigionati. Questa mattina sono stati recuperati altri quattro corpi, si tratta di due donne e di due uomini. Sale così a oltre 230 il numero di vittime del naufragio di Lampedusa.

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