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Strage Gallura, proseguono le indagini: sul volto del bambino un pezzo di stoffa

Proseguono gli interrogatori ed emergono nuovi particolari sul triplice omicidio di Tempio Pausania: sul volto del piccolo Pietro i carabinieri hanno trovato un pezzo di stoffa che forse l’assassino ha usato dopo averlo ucciso. Intanto l’avvocato di Frigeri rinuncia al suo incarico.
A cura di S. P.
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I carabinieri continuano a lavorare senza sosta sul triplice omicidio di sabato sera, quando è stata sterminata a Tempio Pausania la famiglia Azzena composta da Giovanni Maria Azzena, 50 anni, la moglie Giulia Zanzani, 46, e il piccolo Pietro, di 12 anni.  Proseguono dunque le verifiche e gli accertamenti relativi al delitto ed emergono nuovi particolari. Altre persone inoltre sono state interrogate. I carabinieri attendono di conoscere dai risultati dell’autopsia la sequenza del delitto, per il quale ieri è stato arrestato il 32enne Angelo Frigeri, e capire dunque chi è stato ucciso prima tra i genitori e il piccolo Pietro. Uno dei particolari emersi nelle ultime ore riguarda proprio il bambino ammazzato in Gallura: sul suo volto i militari e il medico legale hanno trovato una pezza di stoffa. L'assassino avrebbe dunque coperto il volto del bambino dopo averlo ucciso. Per lui e per i suoi genitori ieri un migliaio di persone ha partecipato a Tempio Pausania a una fiaccolata: è stato un corteo silenzioso e composto, illuminato da centinaia di fiaccole colorate, che ha attraversato le vie del centro. Presenti anche i genitori di Giulia Zanzani e i compagni di scuola di Pietro.

Proseguono le indagini anche per verificare le dichiarazioni contraddittorie rilasciate da Angelo Frigeri. Gli inquirenti cercano verifiche alle sue dichiarazioni in particolare sulla presenza di altre persone sul luogo del delitto, sulle minacce ricevute da parte di due napoletani e sul coinvolgimento di persone di Tempio. Dichiarazioni che nel corso degli interrogatori sarebbero state più volte cambiate. Intanto l’avvocato Giovanni Azzena, che rappresentava l’arrestato Angelo Frigeri, ha deciso di rinunciare al suo incarico. “La decisione è legata a contrasti sulla strategia difensiva con il cliente – ha detto il legale all’Ansa – l'impossibilità è poi dovuta a un coinvolgimento emotivo in relazione alla vicenda che non mi consente di proseguire l'incarico con la necessaria serenità”.

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