video suggerito
video suggerito

Strage familiare in Gallura: i carabinieri hanno fermato una persona

I militari sospettano che il triplice delitto sia maturato in ambienti vicini al mondo dell’usura e delle estorsioni.
A cura di D. F.
108 CONDIVISIONI
Immagine

Ore 17.20 – "Angelo Frigeri ha agito da solo, ragazzino ucciso perchè testimone scomodo" – Emergono nuovi dettagli dall'interrogatorio che ha portato al fermo di Angelo Frigeri per il triplice omicidio in Gallura.  Il 32 anni incensurato avrebbe agito da solo. Ne sono convinti gli inquirenti. "Elementi certi hanno portato al fermo dell'autore – ha spiegato il pm Domenico Fiordalisi-. Il ragazzino, testimone scomodo, è stato ucciso con modalità atroci".

UPDATE: I carabinieri del Comando provinciale di Sassari hanno fermato una persona coinvolta nel triplice omicidio di sabato a Tempio Pausania. L'uomo – che si chiama Domenico Fiordalisi – nel corso dell'interrogatorio, si sarebbe ripetutamente contraddetto e infine sarebbe crollato, ammettendo la sua responsabilità nell'efferato delitto. Frigeri, in particolare, avrebbe ammesso di avere aperto la porta agli assassini, dicendo di essere stato costretto a farlo sotto minaccia. Quando l'imputato è stato portato fuori dalla caserma per essere trasferito in carcere nei suoi confronti è partita una bordata di fischi e insulti: "Bastardo, assassino", l'hanno apostrofato. I carabinieri sono dovuti intervenire per sedare gli animi della piccola folla presente.

I carabinieri di Tempio Pausania che stanno svolgendo le indagini sul triplice omicidio in un appartamento  della città sarda hanno – nel corso della notte – stretto il cerchio intorno a 4 – 5 persone, mettendo sotto torchio in particolare un uomo di Tempio, amico della famiglia Azzena, che è stato interrogato per ore e da ieri si trova in caserma. I militari, tuttavia, al momento non hanno emesso nessun provvedimanto di fermo.

Stando alle informazioni trapelate i 4-5 uomini sotto interrogatorio avrebbero avuto frequenti contatti con i coniugi uccisi nelle ultime settimane: in particolare l'ipotesi degli inquirenti è che il triplice delitto sia maturato in ambienti vicini al mondo dell'usura. Giovanni Maria Azzena era stato arrestato nel 2008 nell’ambito di un’operazione della Guardia di Finanza chiamata “Lotta allo Strozzino” legata al mondo degli "strozzini" e delle estorsioni. Insieme a lui finirono in carcere altre due persone: tutti e tre avrebbero prestato denaro in cambio di assegni postdatati, ma la cifra richiesta era molto più alta rispetto al denaro prestato, con tassi di usura variabili tra il 50 e il 200%. Non va escluso, dunque, che l’omicidio sia maturato come vendetta per quegli episodi.

Gli inquirenti hanno già sequestrato i video delle telecamere presenti nei pressi dell'abitazione delle vittime e ipotizzano che il killer sia un uomo esperto: sabato mattina, infatti, a pochi metri dalla strage sono stati celebrati due matrimoni e nel pomeriggio un importante ricevimento: "A un certo punto – raccontano i residenti – è stato chiesto di spegnere la musica perchè accanto erano state uccise tre persone". I killer, dunque, essere passati inosservati mischiandosi agli invitati dei due matrimoni che si trovavano in piazza, sfuggendo così ad una ogni possibile segnalazione.

108 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views